ARCHIVIO ASTRONEWS: aprile 2011 |
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30 aprile 2011: | |||
Missione STS-134, l'ultimo lancio dello shuttle Endeavour rinviato di 72 ore. | |||
Bisognerà aspettare almeno fino a lunedì sera: il direttore di lancio dello Shuttle Mike Leinbach ha infatti annunciato per l'atteso lift off lo slittamento di almeno 72 ore a causa di alcuni problemi tecnici agli alimentatori supplementari della navicella. Appuntamento dunque alle 2:33 pm EDT (in Italia saranno le nove e mezzo di sera) del due maggio. Appena ieri pomeriggio, dopo una breve riunione, il Mission Management Team del programma Shuttle aveva dato all’unanimità il suo go per il lancio. L’Endevour avrebbe dovuto regolarmente partire alle 15 e 47 ora della Florida (in Italia le 21 e 47) del 29 aprile. Anche le condizioni meteo - che avevano destato qualche preoccupazione nei giorni precedenti - sembravano essere infatti favorevoli. Poi, l'inconveniente tecnico dell'ultima ora. Nove giorni fa lo shuttle Endevour aveva superato brillantemente la Flight Readiness Review, l’ispezione finale. Nel frattempo i tecnici della NASA avevano confermato l’integrità del serbatoio esterno, lievemente danneggiato a causa del violento temporale che si era abbattuto a fine marzo sul Kennedy Space Center. E fino ad un paio di giorni fa, infatti, al Kennedy Space Center, Bill Gerstenmaier e Mike Leinbach non nascondevano il loro ottimismo: “Lo shuttle è stato sottoposto a una revisione molto accurata “, ha affermato Gerstenmaier. “Sono orgoglioso del lavoro fatto dal nostro team, la missione sarà un successo”, ha aggiunto Leinbach. Dopo l’incredibile sequenza di inconvenienti tecnici che hanno fatto slittare di 4 mesi l’ultimo volo del Discovery, ritardando inevitabilmente il via libera alla STS-134, l’Endeavour è comunque pronto alla sua “last mission” verso la ISS. “Last Mission” su cui sono puntati gli occhi di tutto il mondo, ma dell’Italia in particolare. Perché quando questo Shuttle si staccherà dalla terra della Florida diretto verso la Stazione Spaziale Internazionale, porterà nella pancia molti “pezzi” importanti del nostro Paese. Prima di tutto Roberto Vittori, colonnello dell’Aeronautica Militare, che raggiungendo Paolo Nespoli ad oltre 350 chilometri sopra le nostre teste, ci regalerà il sogno della presenza di due astronauti italiani contemporaneamente sulla ISS. Il che è anche un bel modo di celebrare i primi 150 anni di vita dell'Italia unita. A questo proposito, è il caso di sottolineare che per la prima volta il tricolore letteralmente andrà nello Spazio: il Col. Vittori porterà infatti con sè sulla Stazione la bandiera consegnatagli dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo scorso 7 gennaio a Reggio Emilia. Ma non è certo tutto qui. Perché con la STS-134 viaggeranno verso la ISS anche una serie di strumenti ed esperimenti estremamente importanti, in cui l’Italia ha giocato un ruolo di primissimo piano. A cominciare da AMS (Alpha Magnetic Spectrometer) il potente "cacciatore" di antimateria. La realizzazione di questo strumento, per una missione che durerà almeno tre anni sulla ISS, ha richiesto lo sviluppo di numerose tecnologie - in particolare il sistema termico e i rivelatori a silicio - molte delle quali realizzate dall’Agenzia Spaziale Italiana e dall'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare). I ricercatori delle Sezioni INFN e dei Dipartimenti di Fisica delle Università di Bologna, Perugia, Pisa, Milano Bicocca e Roma “La Sapienza” hanno progettato e realizzato, infatti, alcuni tra i principali sistemi di identificazione dei raggi cosmici: Time of Flight, tracciatore al silicio, Star Tracker, RICH e calorimetro elettromagnetico. Complessivamente, un quarto del laboratorio e della strumentazione scientifica parlano italiano. AMS è un rilevatore di particelle di nuova concezione, progettato per operare come modulo esterno sulla ISS, dove sfrutterà le condizioni uniche dello spazio per scandagliare l’universo e le sue origini, cercando antimateria e materia oscura attraverso misure di precisione della composizione e del flusso dei raggi cosmici. |
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27 aprile 2011: | |||
... e se Plutone fosse una cometa? Insomma, l'ex-Pianeta non trova pace! | |||
Il povero Plutone, già scacciato nel 2006 dal "club" dei pianeti normali del nostro sistema solare, potrebbe rischiare ora di perdere anche la qualifica di pianeta nano per acquisire quella di cometa. A questa inattesa (e forse esagerata) conclusione si può giungere leggendo i risultati di una ricerca condotta con il radiotelescopio James Clerk Maxwell di 15 metri delle Hawaii da J.S. Greaves, Ch. Helling e P. Friberg (University of St Andrews, UK, e University Park, USA) sulla tenue atmosfera del gelido pianeta.
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22 aprile 2011: | |||
Con il "pensionamento" degli Shuttle, la NASA è pronta coi licenziamenti. | |||
Era preannunciato. Con la chiusura del programma
Space Shuttle, le aziende che erano coinvolte direttamente nella
produzione di componenti e nella catena di manutenzione degli
orbiter si sarebbero trovate con un forte esubero di personale.
E la United Space Alliance, colei che gestisce il
lancio e le infrastrutture di terra collegate alla rampa, ha
annunciato il programma della riduzione del personale. |
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16 aprile 2011: | |||
Le prime foto di Mercurio inviate dalla sonda Messenger. | |||
La Nasa mostra le prime immagini scattate al pianeta dalla sua orbita. | |||
La
sonda MESSENGER, lo scorso 18 marzo, ha acceso i motori per poi
spegnerli, rallentando di 862 m/s ed inserendosi in orbita attorno a
Mercurio, entrando così ufficialmente nella fase operativa della
missione. La sonda è il primo satellite artificiale del pianeta più
interno del Sistema Solare e potrà ora iniziare una rilevazione
sistematica delle informazioni su Mercurio, il pianeta infuocato,
dalla sua posizione privilegiata su un’orbita ellittica con apoastro
a 15'000 km e periastro a 200 km di quota.
MESSENGER (MErcury Surface, Space
ENvironment, GEochemistry and Ranging) è costato 446 milioni di
dollari ed il suo viaggio è già durato sei anni e mezzo e oltre 7,9
miliardi di chilometri. Per resistere alle temperature proibitive
dell’orbita di Mercurio (il Sole splende con una potenza 11 volte
superiore rispetto alla nostra posizione) è stato dotato di uno
scudo termico ceramico e i pannelli solari sono modulari ed
inclinati in modo che solo il 28% della luce colpisce la superficie
fotosensibile.
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12 aprile 2011: | |||
50 anni fa, il 12 aprile 1961, il cosmonauta sovietico Yuri Gagarin fu il primo Uomo a volare nello Spazio! | |||
Io sono Gagarin. Per primo ho volato, e voi volaste dopo di me. Sono stato donato per sempre al cielo, dalla terra, come il figlio dell'umanità.
"La Terra è blu! … Che meraviglia! È incredibile!"
Il 12 aprile 1961, all’età di 27
anni, Gagarin lasciò la Terra partendo dal Cosmodromo di
Baikonur. Erano le 9.07 ora di Mosca (le 7.07 del meridiano di
Roma); dopo 108 minuti faceva ritorno sulla Terra. Il periodo
orbitale del suo volo era di 89 minuti e 34 secondi, la massima
altezza raggiunta 327 km e la massima velocità 28 260 chilometri
orari. Il veicolo utilizzato da Yuri Gagarin era il Vostok 1,
costituito da un piccolo modulo di discesa sferico avente un
diametro di 2,3 metri. Il modulo era montato sulla cima di un
modulo contenente il sistema propulsivo. Entrambi i moduli
pesavano meno di 5 tonnellate al lancio. Il cosmonauta era
assicurato ad un seggiolino eiettabile, per mezzo del quale uscì
dal modulo di discesa poco dopo il rientro in atmosfera. |
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... clicca sul banner sopra per visualizzare il Manifesto Ufficiale... | |||
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7 aprile 2011: | |||
"LA TERRA E' BLU !... IL PLANETARIO NEL SEDILE" | |||
9/10 e 12 aprile Sedile comunale di Casarano e sede dell'A.S.L.A. | |||
Tre serate per ricordare il 50° Anniversario del volo di Yuri Gagarin, primo Uomo nello spazio (12 aprile 1961- 12 aprile 2011). | |||
Sabato 9, domenica 10 e martedì 12 aprile la nostra associazione vuole commemorare il 50° Anniversario del volo di Yuri Gagarin, primo Uomo nello spazio (12 aprile 1961- 12 aprile 2011) con una serie di eventi molto particolari ed interessanti... |
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Nella
splendida cornice del
Sedile cinquecentesco di
p.zza San Giovanni,
nel centro storico di Casarano (Le),
l'istallazione del
nuovo Planetario
Digitale permetterà ai Visitatori,
nella prima parte della
serata (inizio alle 20:30),
di assistere ad uno spettacolo "unico ed emozionante",
grazie alla modernissima tecnologia digitale che permetterà di
proiettare il Cielo stellato con appositi software e, soprattutto,
spettacolari filmati inediti
sferici con un
effetto 3D "naturale". Nell'anno dei 150 anni dell'Unità
d'Italia, simuleremo il Cielo di quel famoso 17 marzo 1861! La seconda parte della serata si svolgerà presso la Struttura di via Agnesi 1 a Casarano, dove si potrà osservare, presso l'Osservatorio Astronomico "San Lorenzo" il Cielo stellato: la Luna con i suoi crateri ed i suoi Mari, il pianeta Saturno con i suoi anelli, la Nebulosa di Orione, Ammassi stellari, Stelle doppie potranno essere ammirate col nostro potente telescopio. Le serate termineranno con la visita guidata nel MUSEO DEL COSMONAUTA, "fresco del completamento dei lavori di arricchimento... al suo interno, oltre a proiettare filmati inediti in ricordo del cosmonauta Yuri Gagarin e della sua memorabile impresa, i Visitatori troveranno tantissime novità: frammenti e cimeli originali delle varie missioni Apollo, nuove bacheche contenenti modellini in scala, meteoriti, moneta commemorative, una riproduzione della tuta d'astronauta di Neil Armstrong... |
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INFO e PRENOTAZIONI al num. 328/8356836 |
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2 aprile 2011: | |||
Saturno e la sua Opposizione (distanza minima dalla Terra) del 4 aprile. | |||
Finalmente, il celebre pianeta degli anelli inizia a ripresentarsi con il sistema anulare sensibilmente inclinato verso la Terra: è il “fenomeno del mese”.
L’opposizione di Saturno di quest’anno segna il ritorno della visibilità degli anelli, che - finalmente - dopo il passaggio della Terra attraverso il loro piano nel 2009, iniziano a mostrarsi un po’ aperti per l’osservatore terrestre e tali da suscitare sorpresa e ammirazione in chi vede il pianeta per la prima volta attraverso un buon strumento. Tradotto in cifre, “un po’ vuol dire un’estensione di 7”, ovvero con un’inclinazione compresa tra i 10° e gli 11°. Per i moti combinati dei due pianeti (soprattutto per quello della Terra), questo valore non rimane costante, ma diminuisce leggermente dopo l’opposizione, mentre prima era appena maggiore.
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