ARCHIVIO ASTRONEWS: dicembre 2008

 

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31 DICEMBRE 2008:

Luna-Venere ultima congiunzione del 2008

Luna-Venere: eccoci giunti all’ultima congiunzione osservabile nel 2008. Mercoledì 31, attorno alle ore 18, una falce di Luna crescente tramonta affiancata dalla brillante Venere. Niente di più suggestivo prima di festeggiare con amici e parenti l’inizio del nuovo anno!

 

 

30 DICEMBRE 2008:

Boattini da record scopre la 7^ cometa

Primatista l'astronomo Andrea Boattini alla settima scoperta

La cometa di Natale e' una cometa da record: e' il settimo corpo celeste di questo tipo scoperto in un anno dall'italiano Andrea Boattini. Lo studioso, che lavora in Arizona, all'osservatorio del Mount Lemmon, ha superato il record italiano, imbattuto da 150 anni e detenuto dagli astronomi Francesco De Vito e Giovanni Battista Donati che a meta' '800 vantavano la scoperta di 6 comete. Boattini: ''e' stato un finale 2008 importante per noi: la Nasa ci ha rinnovato i finanziamenti fino al 2012''. 

 

 

21 DICEMBRE 2008:

Oggi è il Solstizio d'Inverno

Alle ore 12,04 del 21 dicembre il sole entra in Capricorno e raggiunge il punto più basso del suo percorso sotto l’equatore celeste e segna l’inizio della stagione invernale astronomica nell’emisfero boreale. È il giorno con meno sole: 8 ore e 55 circa.  Il Solstizio d' Inverno, il momento astronomico più cruciale per la vita del nostro emisfero di tutto il corso dell' anno: dopo la seconda decade infatti, nella fase più oscura dell' anno (oggi dalle 13,02), il sole ferma (solis statio - solstizio) la sua semestrale, apparente discesa sulla volta celeste, per iniziare poco dopo la risalita. Notevoli sono le conseguenze simboliche di questi eventi astronomici: i bagliori dei fuochi propiziatori e le suggestive intermittenze degli alberi di Natale, i lumi della «Chanukkà» ebraica («Festa delle Luci») e gli occhi lucenti di Santa Lucia, senza dimenticare l' emblematica e misteriosa stella cometa di Betlemme.

A Roma la data solstiziale è possibile toccarla addirittura con i piedi. La Capitale, infatti, ha il privilegio di possedere, collocata sul selciato di Piazza San Pietro, la meridiana più grande del mondo, ideata e costruita dall' astronomo e meteorologo Filippo Luigi Gili nel 1817.

Così, a mezzogiorno solare «vero» di oggi (corrispondente, sui nostri orologi, a poco più di 8 minuti dopo le 12 come), se la situazione meteorologica sarà favorevole l' ombra della croce posta in cima al gigantesco monolito andrà a cadere sul punto relativo al Solstizio d' Inverno.

Lo gnomone di quest' orologio solare è costituito dall' Obelisco Vaticano, la leggendaria "aguglia" del Medioevo di 41 metri circa d' altezza. Per quanto riguarda il quadrante, questo è rappresentato invece sul selciato da una fascia di granito che, da un punto alla base dell' Obelisco, giunge oltre la fontana del Maderno.

 

 

16 DICEMBRE 2008:

Le foto dell'occultazione del 1° dicembre

Vi ricordate l’occultazione di Venere da parte della Luna verificatasi il 1° dicembre?

L’evento è stato visibile poco dopo il tramonto sotto la supervisione di un altro pianeta, Giove.

Non è stata un'impresa facile, considerando che da Casarano, quindi dal nostro osservatorio lo spettacolo è stato completamente coperto dalle nuvole e dal maltempo.

Fortunatamente dalle campagne di Galatina (presso l'abitazione di Gigi, socio del Centro Ricerche Astronomiche di Lecce) la nostra associazione è stata invitata dal C.R.A. in una serata che ha regalato alcuni momenti bellissimi di cielo sereno.

Beh, bisogna dire che, vedendo le condimeteo salentine per quella serata, siamo stati veramente fortunati. Per questo vorrei rendervi partecipi, anche se con un pò di ritardo, di quell'evento molto interessante che è stata l'occultazione, non dimenticando della contemporanea congiunzione Luna-Venere-Giove.

Qui di seguito, ho inserito alcune foto e un'animazione dell'amico Guido di Lecce, anche lui socio del C.R.A. ed esperto astrofilo ed astro-fotografo (gupigna@alice.it)

Spero di regalare alcuni momenti magici, almeno per chi non ha avuto la fortuna di assistere all'affascinate evento!

Buona osservazione!

 

 

20 DICEMBRE 2008:

Venus Express e il mistero delle nubi di Venere

Nuove immagini provenienti dalla sonda dell’Agenzia Spaziale Europea Venus Express ci danno una nuova visione dell’atmosfera del nostro pianeta gemello, completa di temperatura, condizioni atmosferiche, struttura e dinamica delle sue nubi. Gli importanti risultati, presentate sul numero di Nature in uscita il 4 dicembre, permetteranno agli scienziati di comprendere meglio le caratteristiche climatiche di Venere, il pianeta più simile alla Terra nel sistema solare, e di paragonarle a quelle terrestri. Per ottenere questi risultati gli autori, guidati da Dimitri Titov del Max Planck Institut di Lindau, in Germania, hanno utilizzato due strumenti: lo spettrometro VIRTIS (Visible and Infrared Thermal Imaging Spectrometer), fornito dall’ASI e che ha come Principal Investigator Giuseppe Piccioni dell'IASF-INAF di Roma, che opera nelle bande dal visibile al vicino infrarosso, e VMC (Venus Monitoring Camera), che opera invece nella banda ultravioletta.


“Si dirada la coltre di nebbia che avvolge il mistero dell’assorbitore ultravioletto sconosciuto nelle nubi di Venere”, commenta Giuseppe Piccioni. “Ora sappiamo che il contrasto osservato nell’ultravioletto non è dovuto alla differente altezza delle nubi, come pensato finora, ma ha origine nella temperatura e nella dinamica atmosferica, con importanti conseguenze per la comprensione della meteorologia di Venere”.


Venere è avvolta in un denso strato di nuvole composte prevalentemente da acido solforico, che riflette la maggior parte della luce solare e impedisce l’osservazione diretta della superficie. Viste in luce ultravioletta, le nuvole non appaiono uniformi, il che indica una distribuzione spaziale non omogenea di elementi, ancora sconosciuti, in grado di assorbire la radiazione.


Per comprendere meglio la natura del manto nuvoloso, i ricercatori hanno analizzato i dati provenienti dai due strumenti operanti nell’ultravioletto e nell’infrarosso su Venus Express. Le immagini ottenute mostrano una complessiva simmetria tra i due emisferi, e rilevanti moti convettivi alle latitudini più basse, che fanno emergere dagli strati più profondi dell’atmosfera gli elementi che assorbono i raggi UV. A basse e medie latitudini, la sommità delle nubi è collocata a circa 72 km sopra la superficie del pianeta, sia per le regioni più luminose che per quelle più scure, novità assoluta rispetto a quanto finora conosciuto. Le variazioni di luminosità osservate nell’ultravioletto corrispondono a zone di diversa temperatura, con zone più luminose corrispondenti a zone più fredde e viceversa. Il mistero dell’assorbitore UV sconosciuto risulta quindi legato alla dinamica atmosferica ed alla sua temperatura, sebbene gli elementi chimici che stanno alla base del fenomeno non siano stati ancora identificati.

 
Per Sylvie Espinasse dell’ASI, “VIRTIS di Venus Express è uno splendido esempio di come si possano massimizzare i ritorni scientifici e minimizzare i costi di uno strumento spaziale: è stato realizzato utilizzando il progetto e molte delle parti di ricambio derivate dallo strumento gemello, lanciato circa 1,5 anni prima sulla missione ESA Rosetta. Anche se utilizzato per osservare il pianeta Venere in condizioni operative assai diverse, lo strumento ha dimostrato tutta la sua versatilità, dovuta anche ad un design robusto ed innovativo. Un gran bel risultato”.

 

 

18 DICEMBRE 2008:

Osservati gli effetti dell'energia oscura

Utilizzando dati Osservatorio per astronomia a raggi X Chandra

Per la prima volta sono stati osservati gli effetti prodotti dalla misteriosa energia oscura che costituisce il 70% dell'universo. Utilizzando i dati dell'osservatorio per l'astronomia a raggi X Chandra,della Nasa, ricercatori americani hanno dimostrato che l'energia oscura e' effettivamente il motore che regola l'espansione dell'universo e che tra un miliardo di anni fara' si' che la galassia piu' vicina alla Via Lattea, Andromeda,sara' cosi' lontana da non poter piu' essere visibile.   

 

 

17 DICEMBRE 2008:

Scoperta acqua ai confini dell'Universo

Studio ha permesso di osservare anche il buco nero

E' stata individuata, con il telescopio piu' grande d'Europa, una sorgente d'acqua antica 11 mld di anni ai confini dell'universo.A scoprirlo il gruppo coordinato dall'italiana Violette Impelizzeri, dell'istituto tedesco Max Plack di Radioastronomia, a Bonn, in collaborazione con Paola Castangia, dell'osservatorio di Cagliari dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). La scoperta ha permesso anche di osservare il gigantesco buco nero che si trova al centro della galassia.

 

 

13 DICEMBRE 2008:

Geminidi, le "stelle cadenti" di dicembre

La seconda settimana di dicembre rappresenta il periodo più favorevole per l’osservazione delle meteore appartenenti allo sciame delle Geminidi. Il massimo è previsto nella notte tra il 13 e il 14.

La costellazione dei Gemelli (”Gemini” in latino, da cui deriva il nome “Geminidi”), area della volta celeste in cui è situato il punto (”radiante”) da cui provengono le meteore di questo sciame, è molto alta in cielo in questo periodo, circostanza questa favorevole alle osservazioni.

Purtroppo la Luna, ad appena un giorno dalla fase di Piena, ci consentirà di osservare solo un numero limitato di meteore, un vero peccato.

Le Geminidi sono uno sciame meteorico annuale, sono attive dal 3 al 19 dicembre, col picco attorno al 13; sembrano partire da un radiante situato qualche grado nord/ovest della stella alpha della costellazione dei Gemelli; col passare dei giorni si sposta da nord/ovest verso est.

Quando la Terra si trova in prossimità del nodo orbitale dell'asteroide Phaeton 3200 si possono contare circa 100 meteore ogni ora

La velocità d'impatto di queste meteore con l'atmosfera è molto bassa, circa 35 Km/sec, la densità varia tra 1 e 3 gm/cc; è uno sciame giovane, le cronache riportano le prime osservazioni a partire da metà del 1800 con una assiduità di 20-30 bolidi all'ora.

Il corpo progenitore delle Geminidi è stato scoperto solamente nel 1983, ma curiosamente non si tratta di una cometa, ma di un asteroide che si ipotizza possa aver avuto uno scontro oltre l'orbita di Marte e si stia trascinando dietro una nuvola di frammenti e polveri.

Ultimamente però questa ipotesi è stata contestata, infatti da osservazioni fatte sembra che 3200 Phaethon (il nome dell'asteroide) si sbricioli all'avvicinarsi al Sole; quindi si tratta di un asteroide roccioso o di una cometa?

La struttura è quella asteroidale ma l'orbita è quella cometaria; infatti essa è estremamente ellittica, dura 1,4 anni, passa all'interno dell'orbita terrestre che lo porta a 0,15 AU (unità astronomiche) dal Sole e nel dicembre 1997 passò a 0,31 AU dal nostro pianeta, all'avvicinarsi lascia una scia di una gran quantità di materiali e per questo molti astronomi sono giunti alla conclusione che si tratti di una cometa estinta che ha accumulato moltissime polveri e materiale roccioso che forma una crosta, ma al di sotto di questa persiste lo stato da cometa.

Questo sciame si sta evolvendo in maniera molto rapida e probabilmente si estinguerà fra meno di un centinaio di anni.

 

 

13 DICEMBRE 2008:

"Giornata di Astronomia per Ragazzi"

Scuola Media 2° Polo "Don Tonino Bello" - Racale (Le)

Un'intera mattinata dedicata all'attività didattica riguardante l'Astronomia divulgata dalle nostre associazioni. A disposizione dei ragazzi delle classi 1^, 2^ e 3^ media e del biennio dell'Istituto Professionale di Racale oltre ad una lezione di Astronoma di base, telescopi per l'osservazione del Sole.

 

 

12 DICEMBRE 2008:

Il pianeta extrasolare scoperto da studenti

Un altro pianeta extrasolare, dunque, si aggiunge alla lista. Come già fatto in altre occasioni, segnaliamo la scoperta perchè presenta alcune particolarità davvero curiose. Anzitutto il fatto che l'individuazione di OGLE2-TR-L9b - questo il nome del pianeta - non è opera di ricercatori professionisti, ma è il frutto del lavoro di tre studenti dell'Università olandese di Leiden: Meta de Hoon, Remco van der Burg e Francis Vuijsje.

I tre erano alle prese con un progetto di studio riguardante lo sviluppo di algoritmi di ricerca automatica e, quando si è trattato di mettere in pratica l'algoritmo da loro ideato, hanno attinto al database OGLE, un archivio contenente le fluttuazioni di luminosità di migliaia di stelle raccolte negli anni dal 1997 al 2000.
 

E' stato allora che hanno avuto la prova incontrovertibile di aver fatto davvero un ottimo lavoro. Il loro algoritmo, infatti, era riuscito a scovare che una delle quasi 16 mila stelle del database presentava una fluttuazione di luminosità probabilmente dovuta al transito di un pianeta. Per verificare se quella fluttuazione (una diminuzione di circa l'uno per cento della durata di un paio d'ore ogni due giorni e mezzo) fosse reale e non un abbaglio e per saperne di più su quel potenziale sistema planetario, i tre studenti hanno osservato OGLE2-TR-L9 con il telescopio da 2.2 metri dell'ESO collocato presso l'Osservatorio di La Silla, ma la conferma definitiva è giunta solamente a seguito delle osservazioni spettroscopiche effettuate con il VLT.
 

Il pianeta, di massa pari a cinque volte quella di Giove, orbita intorno alla sua stella in circa due giorni e mezzo mantenendosi alla distanza di soli 4 milioni e mezzo di chilometri (soltanto il 3 per cento della distanza che separa la Terra dal Sole). Già questa vicinanza basterebbe da sola a rendere il pianeta un vero inferno, ma c'è di più. Infatti, la stella che ospita quel pianeta - una stella di tipo spettrale F3 - è 1200 gradi più calda del nostro Sole e ruota molto rapidamente: due particolarità che rendono il sistema planetario di OGLE2-TR-L9 davvero unico.
 

Lo studio con l'annuncio della scoperta verrà pubblicato su uno dei prossimi numeri di Astronomy and Astrophysics.

 

 

4 DICEMBRE 2008:

Due missioni per l'astronauta italiano Vittori

Si prepara a lunga permanenza su Stazione internazionale

Due nuove missioni in vista per l'astronauta italiano dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) Roberto Vittori.Vittori, che e' arrivato a Houston (Usa) per cominciare l'addestramento, si apprende dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), volera' nel 2013 con lo shuttle per una missione di lunga durata nella quale lavorera' per 6 mesi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (Asi). Prima volera' in una missione di breve durata (una settimana) in data da stabilire.  

 

 

 

4 DICEMBRE 2008:

Scoperta una molecola base... dolce!

Scoperta una molecola base per la formazione della vita in una regione di formazione stellare a 26000 anni luce da noi. Ma è dolce! Forse il primo contatto lo avremo con una torta?

 

Eccezionale scoperta fatta da ricercatori dell’University College di Londra. Attraverso studi fatti a varie lunghezze d’onda con il telescopio infrarosso IRAM (situato in Francia) si sono trovati i segni di una molecola organica, la glicolaldeide, che altri non è che il più semplice tra gli zuccheri, di importanza basilare per la costruzione di forme di vita simili alla nostra. Il fatto di averla trovata in una zona dove si stanno formando stelle (e quindi pianeti), potrebbe aprire nuove visioni sulla frequenza di altre forme biologiche in giro per la nostra galassia.

La glicolaldeide da origine, attraverso reazioni chimiche abbastanza semplici, ad un costituente basilare dell’Acido Ribonucleico (RNA), considerata la molecola principale per lo sviluppo della vita.

 

 

1° DICEMBRE 2008:

Straordinaria occultazione di Venere da parte della Luna... e Giove guarda!

Il prossimo 1 dicembre 2008 si verificherà un’occultazione di Venere da parte della Luna. L’evento sarà visibile comodamente al tramonto sotto la supervisione di un altro pianeta, Giove.
Prima di analizzare le fasi dell’evento, permettetemi di segnalarvi che nei giorni precedenti l’evento ed anche nei successivi, il pianeta Venere, subito dopo il tramonto, si troverà molto vicino a Giove, che raggiungerà il giorno 30, allorchè arriverà a circa 2 gradi di distanza angolare dal pianeta gigante.

Per la cronaca (soprattutto per aiutare chi si sta avvicinando all’astronomia!) Venere è il più brillante tra i due pianeti e in visuale sarà sempre il più vicino all’orizzonte, il più basso dei due.

Veniamo dunque all’evento: il primo dicembre alla coppia planetaria dunque si aggiungerà anche la Luna che si avvicinerà così tanto al duo, da occultarne il più splendente!

Questo evento sarà visibile in tutta Italia con tempi differenti e comunque sempre prima che la Luna tramonti. Ecco dunque che grazie al programma Occult 4.0, ho approntato una tabella con gli orari (espressi in tempo solare, l’ora del nostro orologio!) per gli istanti di inizio e di fine dell’occultazione per le città capoluogo di regione.

Inoltre, solo per la città di Roma, ho effettuato alcune “foto” dell’evento con il programma Stellarium,foto che potranno dare anche ai non romani un’idea di quello che si potrà osservare.

Buona osservazione!