ARCHIVIO ASTRONEWS: novembre 2014

 

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Il direttore e lo staff del Parco Vi augurano BUON NATALE e UN SERENO 2015 con la tradizionale AstroCartolina...

 


 

15 dicembre 2014:
Oggi l'Italia nello spazio compie 50 anni, il satellite era il San Marco-1...

Il 15 dicembre 1964 l'Italia andò nello spazio per la prima volta, entrando in una ristretta élite. Il nostro Paese festeggia la ricorrenza mentre è in orbita la prima astronauta italiana...

 

15 dicembre 1964, Wallops Island, Virginia. Da una piattaforma di lancio sulla costa orientale degli Stati Uniti parte il primo satellite italiano, il San Marco-1. Da quando l’Italia entrò nel ristretto novero delle grandi nazioni spaziali, sono passati 50 anni. 
 
Obiettivo: studiare l'alta atmosfera
 Il San Marco-1 era un piccolo satellite dalla forma quasi sferica. Aveva il compito di studiare l’alta atmosfera e fu portato in orbita da un vettore Scout statunitense. Fu il primo di una serie di satelliti italiani – tutti denominati San Marco – che andarono nello spazio negli anni successivi. Figura simbolo della conquista italiana dello spazio fu Luigi Broglio, direttore della Scuola di Ingegneria Aerospaziale e generale dell’Aeronautica Militare. Fu lui il padre del programma e il pioniere delle attività spaziali italiane.  

Sette anni dopo lo Sputnik
 Grazie al San Marco-1, l’Italia si inserì in un ambito che all’epoca era dominato dalla competizione tra Stati Uniti e Urss. Il primo satellite, lo Sputnik 1, era stato lanciato nel 1957 dai sovietici, mentre nel 1964 gli Usa iniziarono il programma Gemini, con lo scopo di sviluppare tecnologie per i viaggi spaziali verso la Luna.
 

Primi passi anche per l'Esa
 Il 1964 fu un anno di fondamentale importanza non solamente per l’Italia, ma anche per l’Europa. Mentre l’Italia si apprestava a lanciare il suo primo satellite, nel nostro continente fu formalizzata la creazione delle due strutture spaziali europee, l’ESRO per i satelliti e l’ELDO per i lanciatori. In pratica, fu il primo passo verso la creazione dell’Agenzia Spaziale Europea.

 

Luigi Broglio, il padre del programma e il pioniere delle attività spaziali italiane

 


 

13 dicembre 2014:
Da stasera il "picco" delle Geminidi, le "stelle cadenti" pre-natalizie.
Hanno le carte in regola per essere lo sciame più abbondante dell'anno.
 
Saranno probabilmente le stelle cadenti più intense del 2014 quelle che inonderanno il cielo da stasera e per tutta la notte tra sabato e domenica: è infatti in arrivo il picco delle Geminidi, le meteore di dicembre. Lo sciame meteorico ci regalerà fino ad un centinaio di scie luminose ogni ora. La Luna nella fase calante vicina all'ultimo quarto interferirà solo dopo la mezzanotte perchè sorgerà nella seconda parte della notte, quindi lo spettacolo sarà comunque per la maggior parte "salvo", e considerato che quest'anno lo show delle Perseidi di agosto è stato di fatto rovinato dalla Luna, le Geminidi hanno le carte in regola per essere lo sciame di meteore più abbondante dell'anno!

Bisognerà puntare lo sguardo verso la costellazione dei Gemelli, che sarò alta nel cielo in direzione Est la sera del 13 dicembre. Il nome Geminidi, infatti, deriva proprio dalla costellazione dei Gemelli in cui si trova il radiante, ovvero il punto da cui sembrano provenire le meteore che non sono generate dalle polveri di una cometa, bensì dal rilascio di particelle polverose dell'asteroide Phaeton 3200 che si bruciano nell'atmosfera terrestre.

Buona visione...

 


 

10 dicembre 2014:
La Stazione Spaziale visibile ad occhio nudo per il mese di dicembre...
Alcuni consigli per osservarla e fotografarla.
La Stazione Spaziale sfreccia sull'Italia in questi giorni... I passaggi saranno numerosi per buona parte di dicembre, soprattutto a partire da venerdì 12.

Uno dei primi ad essere stato osservato risale al 9 dicembre ed è stato uno primi passaggi luminosi e alto sull'orizzonte, uno dei più spettacolari fino ad oggi. La Stazione Spaziale è visibile a occhio nudo e appare nel cielo come un puntino molto luminoso muoversi velocemente nel cielo già nelle prime ore della sera (la sua velocità reale è di 28.000 km/h): apparirà particolarmente brillante a causa degli enormi pannelli solari (delle dimensioni di un campo da calcio) che riflettono la luce come uno specchio nello spazio ogni appassionato del cielo può fotografarla, programmando la macchina in modo da avere un'alta sensibilità e collocandola su un cavalletto in modo da avere un tempo di posa abbastanza lungo, fra 10 e 30 secondi. Naturalmente bisogna sapere a che ora e in quale direzione guardare e per questo basta consultare la tabella sotto che riporta date e orari dei passaggi sul Salento, indicando in quale direzione e a che altezza guardare.
 

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