ARCHIVIO ASTRONEWS: febbraio 2010

 

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    26 FEBBRAIO 2010:
Dimostrato che le dune di Marte si muovono

Mosse da venti fortissimi, immagini da sonda Nasa

Le increspature delle dune su Marte di spostano come quelle dei deserti della Terra e vengono mosse da venti fortissimi. La scoperta, nata dalla collaborazione fra Italia e Stati Uniti, dimostra che Marte e' ancora oggi un pianeta molto attivo dal punto di vista geologico. Il movimento della parte superiore delle dune e' evidente nelle immagini raccolte dalla sonda statunitense MRO analizzate da un gruppo internazionale coordinato dall'italiano Simone Silvestro.

 

 
     23 FEBBRAIO 2010:
 Rientrato lo shuttle Endeavour, missione conclusa

Completata l'istallazione del Nodo-3 e della Cupola, lo Shuttle è rientrato regolarmente

Lo Shuttle Endeavour, con a bordo il suo equipaggio di sei astronauti, è regolarmente rientrato al Centro Spaziale Kennedy di Cape Canaveral domenica sera alle 22:20, quando in Italia erano le 4:20 di questa mattina. La missione Sts-130, cominciata due settimane fa con un ritardo di 24 ore dovuto alle avverse condizioini metereologiche, si è dunque conclusa nel migliore dei modi. Gli astronauti Bob Behnken e Nicholas Patrick avevano terminato l'ultima delle tre passeggiate spaziali in programma alle 9:03 del 17 febbraio scorso (ora italiana), perfezionando le operazioni di aggancio e istallazione dei due nuovi elementi della Stazione Spaziale Internazionale. Il nodo Tranquillity e la Cupola erano stati spostati dal payload alle 9:49, sempre ora italiana, del 12 febbraio scorso.
A bordo il suo preziosissimo carico: il terzo modulo per la Stazione, il Nodo-3 ribattezzato “Tranquillity” la scorsa primavera in omaggio alla missione Apollo 11. Un cilindro lungo 7 metri e largo 4,6 pieno di tecnologia e corredato di una gran quantità di cose: da una vera e propria palestra a un sistema per ricavare acqua potabile dall’urina e un avanzatissimo impianto di ricondizionamento dell’aria. Ma soprattutto dotato di una spettacolare Cupola a sette finestre che spalancherà alla vista degli inquilini della ISS un panorama spaziale a 360 gradi mai visto prima.

 

 
    20 FEBBRAIO 2010:
 Domani sera (giorno 21) la Luna occulterà le Pleiadi

La sera del 21 febbraio la Luna avrà un incontro ravvicinato con le Pleiadi ed in alcune parti d’Italia si avrà l’occultazione di due delle stelle dell’ammasso.

La Luna passerà davanti all'ammasso aperto delle Pleiadi. Si potrà quindi assistere, già con un buon binocolo, a un gran numero di sparizioni di stelle mediamente brillanti sul lato non illuminato della Luna e, con maggiore difficoltà, alla loro riapparizione, in media circa un'ora dopo, dal lato illuminato del nostro satellite.
Infatti la luna passerà davanti all'ammasso aperto delle Pleiadi (conosciute anche come le “sette sorelle”). Il fenomeno comincerà durante il tramonto e terminerà intorno alle 22,30. La stagione di occultazioni delle Pleiadi, iniziata nel 2005 terminerà, per quanto riguarda quelle visibili dall'Italia, con quella del 21 febbraio. La prossima stagione avrà inizio nel settembre del 2023 e terminerà a luglio del 2029. Ma non tutti i fenomeni saranno visibili dall'Italia. Il prossimo lo dobbiamo attendere fino al 26 Agosto 2024.
Dovremo aspettare parecchi anni per poter rivedere e riprendere un simile evento

 

 
   17 FEBBRAIO 2010:
 Il Nodo 3 e la Cupola ora sono installati sulla ISS

Terminata anche l'ultima delle tre passeggiate spaziali previste dalla missione Sts-130

Gli astronauti Bob Behnken e Nicholas Patrick hanno terminato anche l'ultima delle tre passeggiate spaziali in programma nella missione Sts-130. Dopo cinque ore e quarantotto minuti di lavoro, alle 9:03 di questa mattina (ora italiana) i due hanno perfezionanto le operazioni di aggancio e istallazione dei due nuovi elementi della Stazione Spaziale Internazionale. Il nodo Tranquillity e la Cupola erano stati spostati dal payload alle 9:49, sempre ora italiana, del 12 febbraio scorso. Si avvia a terminare dunque nel segno della massima "tranquillity" il compito degli uomini partiti a bordo dell'Endeavour lunedì scorso alle 10 e 14 (ora italiana) dopo un rinvio di 24 ore dovuto alle condizioni meteo.

Lo Shuttle, lanciato dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, si era regolarmente agganciato alla Stazione Spaziale Internazionale due giorni dopo, alle 6:06 del 10 febbraio. "Davvero un bel lancio - commentava l'Associated administrator per le missioni spaziali della NASA Bill Gestermaier - e un grande inizio di una missione così complessa". Il direttore generale dell'ESA Jean-Jacques Dordain ha ringraziato la NASA, il team di terra e l'equipaggio, sottolineando che "si tratta di un evento particolarmente importante perché lo Shuttle stavolta è pieno di hardware europeo". Quello di lunedì scorso è stato l'ultimo lancio in notturna dello Shuttle: le prossime quattro missioni partiranno tutte di giorno.

A bordo il suo preziosissimo carico: il terzo modulo per la Stazione, il Nodo-3 ribattezzato “Tranquillity” la scorsa primavera in omaggio alla missione Apollo 11. Un cilindro lungo 7 metri e largo 4,6 pieno di tecnologia e corredato di una gran quantità di cose: da una vera e propria palestra a un sistema per ricavare acqua potabile dall’urina e un avanzatissimo impianto di ricondizionamento dell’aria. Ma soprattutto dotato di una spettacolare Cupola a sette finestre che spalancherà alla vista degli inquilini della ISS un panorama spaziale a 360 gradi mai visto prima.

 

 
    14 FEBBRAIO 2010:
 La NASA ha lanciato SDO l'Osservatorio Solare

Solar Dynamic Observatory e' top tecnologia per studiare l'astro

La Nasa ha lanciato, tre giorni fa, giovedì 11, dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral in Florida l'osservatorio solare Sdo (Solar Dynamic Observatory). Il lancio era in programma ieri, ma forti venti avevano causato un rinvio.

L'osservatorio lanciato dalla Nasa e' l'apparecchiatura tecnologicamente piu' avanzata finora costruita per studiare la attivita' solare.

 
    11 FEBBRAIO 2010:
  La sonda Cassini sarà operativa fino al 2017

La sonda funziona ancora alla perfezione e la NASA approva l'estensione del budget per altri sette anni

Non è ancora tempo di pensione per la missione Cassini. Per altri sette anni, fino al 2017, la sonda continuerà a studiare il sistema di Saturno, dove si trova dal 2004. E’ quanto ha deciso la NASA nel corso del 50° Project Science Group, in corso a Pasadena. Il finanziamento previsto dalla NASA per l'estensione della missione, denominata "Solstizio di Cassini", è di 60 milioni di dollari all'anno.
In questo modo la missione, lanciata nel 1997, potrà completare le osservazioni di Saturno e del suo sistema di anelli e satelliti per un intero ciclo stagionale. Su Saturno era infatti il solstizio invernale dell’emisfero Nord quando, nel 2004, Cassini finalmente raggiunse il pianeta, dopo un lungo viaggio che l'aveva portata dalla Terra a Venere, da Venere di nuovo alla Terra e poi a Giove.  L’estensione consentirà di effettuare osservazioni fino a poco dopo il solstizio estivo. "Rappresenta un'opportunità unica di monitorare i cambiamenti stagionali di un altro pianeta del Sistema Solare", ha detto Bob Pappalardo, capo missione al Jet Propulsion Laboratory della NASA. "Alcune delle più eccitanti scoperte sono ancora di là da venire".
Tutti gli strumenti e le attrezzature di bordo di Cassini sono in perfetta forma e funzionano in maniera eccellente. I generatori di energia stanno fornendo leggermente più di quanto previsto fino a questo punto, e c’è sufficiente carburante per assicurare tutte le manovre  che saranno necessarie per compire le osservazioni scientifiche durante i prossimi 155 passaggi intorno a Saturno, i 67 nuovi fly-by di Titano e 11 di Encelado.

 

 
    8 FEBBRAIO 2010:
 Lanciato stamattina lo shuttle col Nodo 3 e la Cupola tutti italiani

Il Nodo 3 e la Cupola sono stati costruiti dalla Alenia a Torino

CLICCA QUI PER VEDERE IL FILMATO DEL LANCIO

 
È partito in perfetto orario alle 4,14 (le 10,14 in Italia), dopo un giorno di rinvio a causa del cielo nuvoloso, lo shuttle Endeavour, che porta a bordo due moduli italiani per la Stazione spaziale internazionale (Iss). I due moduli sono il Nodo 3 e la Cupola, entrambi realizzati dall'Agenzia spaziale europea negli stabilimenti di Torino della Thales Alenia Space Italia. Il Nodo 3 è il più sofisticato sistema di supporto alla vita mai lanciato nello spazio: oltre a riciclare le acque di scarico e a generare ossigeno per l'equipaggio, sarà anche la palestra degli astronauti: non appena sarà agganciato e operativo, verranno spostate al suo interno le due attrezzature per l'esercizio fisico a bordo della Iss. La Cupola è la grande finestra della Iss, grazie alla quale gli astronauti potranno seguire meglio le passeggiate spaziali e osservare la Terra.

MISSIONE - L'equipaggio è formato da sei astronauti (cinque uomini e una donna) al comando di George Zamka. Poi ci sono il pilota Terry Virts, l'ingegnere di volo Stephen Robinson, Robert Behnken e Nicholas Patrick che usciranno dalla navetta e la specialista di missione Kay Hire. La missione durarà tredici giorni di cui agganciata alla Iss.

 

 
   6 FEBBRAIO 2010:
La NASA conferma il cambiamento di colore di Plutone

Foto mostrano che adesso e' piu' rosso rispetto a prima

Nuove foto pubblicate dalla Nasa mostrano che Plutone sta cambiando colore. Le immagini illustrano un corpo celeste, nel 2006 quello che un tempo era considerato l'ultimo pianeta del Sistema Solare e' stato 'degradato' a pianetino, piu' rosso di quanto non fosse apparso in vari decenni. All'occhio del profano Plutone sembra colore giallo-arancio, ma gli astronomi assicurano che e' adesso il 20 per cento piu' rosso.

 

 
    3 FEBBRAIO 2010:
 Obama blocca gli obiettivi della NASA, no a Luna e Costellation

Obama presenta la proposta di budget per l'Agenzia. Cancellati Constellation e il ritorno alla Luna. Confermato fino al 2020 il programma ISS. Sì ai voli di privati

Come ampiamente anticipato nei giorni scorsi da diverse fonti giornalistiche, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha deciso di fare marcia indietro sul programma “Constellation” della NASA. Sfuma così la prospettiva di un ritorno sulla Luna entro il 2020, come avrebbe voluto l’ex presidente George Bush. La cancellazione del programma Constellation fa parte della proposta di budget per il prossimo anno fiscale, che dovrà essere approvata dal Congresso Usa ma che è stata oggi ufficializzata e annunciata dall'Amministratore della NASA Charles Bolden.

Per affrontare una seconda missione umana sulla Luna sarebbe servito un budget extra di 3 miliardi di dollari all’anno per la NASA, come specificato nel recente rapporto Augustine. La crisi economica rende difficile in questo momento per gli USA affrontare una spesa simile. Alla NASA, Obama ha comunque promesso un miliardo di dollari in più all’anno per i prossimi cinque anni, che si andranno ad aggiungere ai 18 miliardi annui già destinati alla principale agenzia spaziale del mondo. L’addio al programma Constellation implica l’abbandono dello sviluppo della capsula Orion e del vettore Ares che avrebbero dovuto sostituire lo Space Shuttle, prossimi al pensionamento.

Non subirà invece modifiche il programma di sviluppo e utilizzo della Stazione Spaziale Internazionale, assicurato fino al 2020. L’altra importante novità del nuovo corso della NASA riguarda il coinvolgimento dei privati. Obama è favorevole alla proposta di affidare il trasporto spaziale verso l'orbita bassa a soggetti privati da cui la NASA acquisterebbe servizi, opportunità che permette di contenere i costi e offrire un’alternativa allo Shutlle per i voli in orbita LEO.