ARCHIVIO ASTRONEWS: gennaio 2014

 

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25 gennaio 2014:
L'esplosione di una supernova, la più vicina degli ultimi 27 anni.

Si trova nella galassia M82 nella costellazione dell'Orsa Maggiore.

 
E' esplosa nell'Orsa Maggiore ed è la più vicina osservata negli ultimi 27 anni, la supernova appena scoperta dal gruppo di studenti dell'osservatorio dell'University College di Londra. La supernova è distante circa 12 milioni di anni luce ed è così brillante che è possibile osservarla anche con un piccolo telescopio ed è più vicina dopo la 1987A esplosa il 23 febbraio 1987 nella Grande Nube di Magellano e la SN 1993J, esplosa 21 anni fa nella galassia M81.

Identificata con la sigla SN 2014J, la supernova è all'interno della galassia irregolare M82, nell'Orsa Maggiore; è stata individuata il 21 gennaio e nelle ore successive all'annuncio sono arrivare numerose conferme da tutto il mondo.

Al momento la supernova ha una magnitudine di circa 11, ed è quindi visibile anche con telescopi dal diametro di 10 centimetri, ma nei prossimi giorni lo splendore dovrebbe salire ancora, rendendola un astro di straordinario interesse anche per gli appassionati. E' possibile quindi che nei prossimi giorni diventi possibile osservare la supernova SN 2014J perfino con un un buon binocolo.

Una supernova è una stella di grandi dimensioni, molto più grande del nostro Sole, che esplode in maniera catastrofica aumentando la propria luminosità nel cielo per miliardi di volte, lasciando come residuo una nebulosa in espansione.

 


 

18 gennaio 2014:
"Due Soli" nel cielo di Casarano: sarà un altro U.F.O. o un "miracolo"?.

Lo strano fenomeno celeste osservato per alcuni minuti e fotografato da un abitante di Casarano nelle vicine campagne la mattina del 16 gennaio.

 

Per la prima volta è stato osservato e fotografato dalla città salentina un evento celeste non comune, quello dei “due Soli”. Diverse segnalazioni sono giunte da persone che, la mattina di giovedì 16, si sono viste “illuminare” non da un Sole ma, addirittura, due.

All’evento c’è chi non ha esitato a pensare ad uno dei tanti avvistamenti ”UFO” se non addirittura ad un “miracolo”, resta il fatto che tra gli osservatori si è scatenata una certa di curiosità.

 

Molto chiara è la foto giunta per e-mail al direttore del Parco Astronomico San Lorenzo, Giuseppe De Filippi, da Alessandro Micaletto che ha immortalato la nostra stella, anzi le due stelle, dalle vicine campagne casaranesi in località “Campana”.

 

Ovvio che la maggior parte delle cose “strane” che vediamo nel cielo e ci hanno segnalato in centinaia in questi anni, hanno sempre una spiegazione soprattutto scientifica. Questa dei “due Soli” è l’ennesima prova che troppo in fretta si grida all’UFO (ai miracoli non sta a noi divulgatori scientifici pronunciarci!): il fenomeno ottico-atmosferico è conosciuto col nome di “parelio” ed è dovuto alla rifrazione della luce solare da parte dei “cirri” che sono dei filamenti di ghiaccio sospesi in atmosfera a grandi altezze (8.000-12.000 metri) e i piccoli cristalli di ghiaccio che li compongono fungono da “specchio naturale” facendo, così, apparire un “secondo Sole” contornato da un alone luminoso e colorato.

 

Il parelio di Casarano è molto bello perché appare molto vivido considerata che la prova è una semplice fotografia, Molte sono le immagini rintracciabili sul web: l’ultimo fenomeno dei “due Soli” osservato e immortalato si è verificato nella baia di San Francisco lo scorso anno.

 

Giuseppe De Filippi

 


 

10 gennaio 2014:
E' in atto la più potente attività solare degli ultimi 10 anni.
Gigantesche eruzioni e "macchie" sulla nostra Stella.
 
E' in corso una gigantesca eruzione solare, la più potente degli ultimi dieci anni, e lo sciame di particelle potrebbe investire la Terra nei prossimi giorni, con conseguenti aurore polari e probabili tempeste magnetiche che potrebbero mettere a rischio i satelliti per le telecomunicazioni e il funzionamento delle linee elettriche. E' quanto emerge dalle stime dell'Agenzia americana per l'atmosfera e gli oceani (Noaa), basate sui dati dell'osservatorio solare Soho, della Nasa (Solar and Heliospheric Observatory). A scatenare l'eruzione solare è stata la macchia chiamata AR1944, comparsa sul Sole il 7 gennaio; ha una regione attiva è larga più di 200.000 chilometri.
La macchia ha prodotto infatti un brillamento di classe X, la più alta su una scala di 5 classi. Il Noaa prevede infine con una probabilità dell'80% che ci saranno oggi altre eruzioni di classe M, la terza sulla scala, ed il 50% di ulteriori eruzioni di classe X.