ARCHIVIO ASTRONEWS: giugno 2009

 

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25 GIUGNO 2009:

Un oceano liquido e salato su Encelado

Nature pubblica uno studio basato sulle analisi degli ultimi dati inviati dalla sonda Cassini, dalla sesta luna di Saturno

La scoperta sembrerebbe confermare quanto lo studio di Encelado, grande satellite naturale di Saturno, sia rilevante per l’Astrobiologia. Certo, "con tutte le cautele del caso", avverte Enrico Flamini, responsabile dell'Unità di Osservazione dell'Universo dell'Agenzia Spaziale Italiana, "perché non basta trovare acqua e sale per parlare di vita". Ad ogni modo, non c'è dubbio che i risultati ottenuti da due distinti gruppi di ricerca internazionali, entrambi pubblicati sull'ultimo numero di Nature, faranno discutere. Soprattutto quello che ha lavorato sui dati della sonda Cassini (frutto della missione Cassini-Huygens di Nasa, Esa e Asi), guidato dal tedesco Frank Postberg dell'Istituto Max-Planck per la fisica nucleare, a Heidelberg. Che ha individuato enormi getti di vapore acqueo espulsi dai geyser del Polo Sud di Encelado (nell’anello E). E, all'interno di questi, gas, vapori, ghiaccio e minuscoli granelli di sodio. I quali proverebbero che sul “sesto gigante” che ruota attorno a Saturno esiste un grande oceano di acqua, liquida e salata. Conclusioni su cui un po' frena invece il gruppo di ricerca coordinato dall'americano Nicholas Schneider dell'Università del Colorado, che ha lavorato sulle osservazioni eseguite con il telescopio Keck-1, basato a terra a Boulder, negli Stati Uniti.

"Encelado - dice la professoressa Angioletta Corradini, responsabile italiano del team dello strumento Vims, su Cassini - ha cominciato a farci vedere strane cose già due anni fa, quando sia le camere di bordo che Vims hanno mostrato l'esistenza di geiser in atto". Come sottolinea Flamini, "c'è un grande fermento scientifico attorno a Encelado, e la ricerca pubblicata da Nature, ovvero il fatto che l'acqua contiene sali disciolti, può forse contribuire a spiegare perché c'è dell'acqua allo stato liquido nelle profondità di un corpo che dovrebbe essere completamente ghiacciato".

 

 

23 GIUGNO 2009:

C'è un lago su Marte!

La scoperta e' di un ricercatore italiano che lavora negli Usa

C'e' un lago su Marte. La prova definitiva l'ha data un ricercatore italiano, Gaetano Di Achille, dell'Universita' del Colorado. Di Achille ha accertato la presenza sul pianeta di un avvallamento tale che, in modo inequivocabile, fornisce la prova da tempo cercata dagli scienziati della presenza di un grande bacino paragonabile a un lago. Per gli studiosi l'avvallamento risale ad almeno 3 miliardi di anni fa, il lago aveva le dimensioni di 200 km quadrati ed era profondo 450 metri.

 

 

21 GIUGNO 2009:

Alle 05:45 siamo entrati nel Solstizio d'Estate

Oggi è il solstizio d'Estate, un giorno che riveste un passaggio fondamentale nello scorrere del tempo e nel susseguirsi delle stagioni.
 

Il solstizio d’estate cade esattamente alle ore 7.41 (GMT + 2) del giorno 21. Nel giorno più lungo dell’anno il sole sorge alle 5.35 e tramonta alle 20.49. Il giorno dura 15 ore e 14 minuti. Alle ore 13.00 dell’ora legale attualmente in vigore il Sole raggiunge il punto di massima elevazione sull’orizzonte. L’altezza raggiunta dalla nostra stella dipende dalla latitudine del luogo di osservazione.


Nel suo passaggio al meridiano, il Sole (che si trova nella costellazione dei Gemelli ai confini delle costellazioni del Toro e di Orione, raggiunge la massima altezza rispetto all'orizzonte: la latitudine del luogo più l’inclinazione dell’asse della Terra rispetto al piano della sua orbita (circa 23°27'). In pratica alle nostre latitudini (circa 44°10'), il Sole si verrà a trovare, al passaggio del meridiano, a 44°10'+23°27'=67°37' sopra l'orizzonte. Al Tropico del Cancro invece il Sole sarà allo zenit (90° sopra l'orizzonte).

Il percorso del Sole in cielo sarà il più lungo di tutto l'anno: oggi, In Italia avrà un’altezza di circa 68° a Milano, 71° a Roma, 73° a Lecce e 75° a Palermo

La parola solstizio viene dal latino Solis statio, ovvero Sole fermo. In effetti per alcuni giorni prima e dopo la data del solstizio l'altezza del Sole sopra l'orizzonte varia così poco da dare l’impressione che il suo moto (in realtà il moto della Terra intorno al Sole) si sia fermato. Il Sole, che rappresenta il fuoco, è al centro di tutte le religioni delle antiche civiltà e rappresenta le divinità positive contrapposte a quelle malvagie e tenebrose. Nell'antichità, quindi, astronomi e sacerdoti, altari religiosi e rudimentali osservatori astronomici, si identificavano.


E' l'apoteosi della "metà chiara dell'anno" (vedi post del 21 marzo); da domani le giornate inizieranno ad accorciarsi, inizialmente di appena 3 secondi poi sempre di più fino ai circa 3 minuti all'equinozio d'Autunno, dove luce e buio si equivarranno!
E' questo anche un periodo che testimonia gli antichi rapporti fra l'Uomo e il Cielo.
Durante la prima parte della notte campeggia verso sud-ovest la costellazione della Vergine, la Spigolatrice, con la sua stella più luminosa, Spica; mentre alto sopra l'orizzonte Il Pastore, con la sua stella principale, Arturo, conduce per il cielo i "septem triones", i sette buoi del Grande Carro.
Giugno, Zogn per noi romagnoli, è il culmine della stagione primaverile, la stagione della rinascita. Giungono a maturazione i primi frutti, il grano inzia ad ingiallire (cita un antico proverbio, tradotto letteralmente dal dialetto: "per San Barnaba - l'11 giugno- il grano perde il piede; secca di notte quanto di giorno") e si ritorna a celebrare i matrimoni.
Legata proprio al solstizio è l'altrettanto antica festività di San Giovanni Battista, che viene sei mesi esatti dopo la festa di San Giovanni Evangelista del 27 dicembre, cinque giorni dopo il solstizio d'Inverno. La notte tra il 23 e il 24 giugno era piena di valenze astrali e credenze superstiziose. I defunti scorazzavano dappertutto, dal momento che i giorni ”si fermavano” incominciando ad accorciarsi.

 

 

19 GIUGNO 2009:

Il filmato del lancio delle sonde Nasa lunari di ieri sera (22:32 ora italiana)

Il lancio era stato posticipato di un giorno, dal 17 al 18 giugno, rispetto a quanto comunicato nella nostra precedente "astronews"

 

Sta procedendo regolarmente il viaggio che in quattro giorni portera' sulla Luna le sonde statunitensi lanciate ieri sera dalla Nasa.A quasi 40 anni dalla missione Apollo 11, che il 20 luglio 1969 porto' i primi uomini sulla Luna, le sonde Lro (Lunar Reconnaissance Orbiter) e Lcross (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite) segnano il primo passo verso un ritorno sulla Luna pianificato dal governo Usa per il 2020, ma rischia di essere ridimensionato per gli scarsi finanziamenti.

Le due missioni “cugine”, dirette in tandem verso la Luna, che la NASA ha battezzato LRO e LCROSS, hanno lasciato Cape Canaveral a bordo del razzo Atlas V giovedì 18 giugno, alle 5:32 del pomeriggio ora locale - 22:32 ora italiana - (lo slittamento del lancio dello Shuttle Endeavour ha costretto a posporre di un giorno il lancio, inizialmente previsto per il 17). LRO, che raggiungerà la Luna martedì prossimo alle 5:43 del mattino, si è quindi separato da LCROSS circa 40 minuti dopo: esattamente alle 6:16:43. LCROSS resterà invece attaccato al vettore per i prossimi 4 mesi e verrà guidato all'impatto con la Luna il 9 ottobre prossimo.

 

 

17 GIUGNO 2009:

L'Università di Lecce protagonista: scoperto pianeta in Andromeda!

... è lontano 2,5 milioni di anni luce!

E' gigantesco, sei o sette volte piu' grande di Giove, il primo pianeta scoperto all'esterno della Via Lattea. E' nella galassia piu' vicina alla nostra, Andromeda, a 2,5 milioni di anni luce dalla Terra, e ruota intorno ad una piccola stella che e' circa la meta' del nostro Sole. Il pianeta e' stato individuato grazie a calcoli probabilistici, spiega Francesco De Paolis, del dipartimento di Fisica dell'Universita' del Salento, associato alla sezione dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) di Lecce. La ricerca, pubblicata nell'edizione online della rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society (Mnras), e' stata condotta da De Paolis insieme a Gabriele Ingrosso, che fa parte dello stesso gruppo, Sebastiano Calchi Novati, dell'universita' di Salerno, e colleghi svizzeri, spagnoli e russi.

350 PIANETI EXTRASOLARI: ''i pianeti esterni al Sistema Solare scoperti finora sono circa 350 - prosegue De Paolis - e tutti si trovano all'interno della Via Lattea, ossia entro mille anni luce dalla Terra''. La maggior parte di essi e' stata scoperta osservandone il transito contro il disco della loro stella; soltanto otto di essi sono stati individuati con una tecnica chiamata ''micro lente gravitazionale'' e basata su un fenomeno previsto dalla teoria della relativita' di Einstein.

LENTI COSMICHE: quando un corpo di grande massa si trova fra una sorgente di luce e l'osservatore, i raggi luminosi provenienti dalla sorgente vengono deviati dal campo gravitazione del corpo in modo tale che il segnale luminoso viene amplificato, come accadrebbe in una lente.

SIMULAZIONE AL COMPUTER: i dati relativi alla deviazione della luce osservata nella galassia di Andromeda nel 2004 con il telescopio Isaac Newton (Int), nelle Isole Canarie, sono stati interpretati con un programma di simulazione al computer. I ricercatori non hanno quindi osservato direttamente il pianeta extra-galattico, ma ne hanno calcolato la probabile esistenza.

DEVIAZIONI SOSPETTE: la galassia di Andromeda continua ad essere osservata alla ricerca di altri probabili fenomeni di micro lenti gravitazionali attraverso il programma Plan (Pixel Lensing towards Andromeda), che utilizza i telescopi di Loiano (Bologna) e Castelgrande (Potenza).

 

 

16 GIUGNO 2009:

Un nuovo viaggio verso la Luna

Mercoledì pomeriggio il razzo Atlas V lascerà la base di Cape Canaveral

Non è facile mettere in agenda una missione per la Luna: bisogna sincronizzare una quantità di variabili e azzeccare la giusta “finestra di lancio”: una condizione che si verifica circa una volta ogni 15 giorni e difficilmente dura più di 70 ore. Per questo ogni rinvio scombina molte più carte di quanto si immagini. Quando poi si parla di due missioni “cugine”, dirette in tandem verso il nostro pallido satellite, come quelle che la NASA ha battezzato LRO e LCROSS, le variabili da far quadrare sono ancora di più. E così, dopo l’ultimo rinvio causato a maggio dal ritardo nella partenza di un satellite militare di telecomunicazioni, siamo arrivati a una data certa: entrambi gli strumenti lasceranno Cape Canaveral a bordo del razzo Atlas V mercoledì prossimo, 17 giugno, tra le 3.51 e le 4.11 del pomeriggio, ora locale. 

LRO (Lunar Reconaissance Orbiter) è una sonda con sette strumenti a bordo che per circa 4 anni orbiterà attorno alla Luna. Il suo compito consiste nel compiere una serie di esplorazioni volte a costruire mappe più dettagliate della superficie del satellite e raccogliere informazioni più precise sulle condizioni di luce e risprse naturali. Il più piccolo LCROSS (Luna Crater Observation and Sensing Satellite) ha invece come principale obbiettivo quello di indagare la presenza di ghiaccio d’acqua nella Luna in un cratere permanentemente in ombra al polo sud del satellite. Per farlo, ha montate una serie di fotocamere in grado di lavorare a varie lunghezze d’onda, alcuni spettrometri e un fotometro. In particolare, LCROSS analizzerà la composizione dei detriti sollevati dall’impatto dell’ultimo stadio del razzo Atlas V (Centaur) sulla superficie lunare, mentre in un secondo momento toccherà esso stesso “terra”.  

 

 

14 GIUGNO 2009:

Stupefacente meteora nei cieli del Salento e della Puglia!

L'Uai: «Era una meteora, originata da un meteoroide entrato in atmosfera sopra le coste della Puglia». Al Reparto Generale Sicurezza (Rgs) dello Stato Maggiore Aeronautica, invece, non si sbilanciano. I "cacciatori di Ufo" italiani hanno però avviato un'indagine e dicono: «Qualcosa di così vasta scala, con segnalazioni di cittadini da tre regioni, non capitava da oltre trent'anni»

L'Unione Astrofili italiani (Uai), seppur con tutte le cautele, scioglie le riserve sull'avvistamento, in Puglia, Basilicata e Calabria, di un oggetto luminosissimo che, venerdì sera, ha solcato il cielo, ha cambiato colore e si è separato in tre parti, prima di scomparire.«Ci è stata segnalata da molte regioni del sud Italia - si legge sul sito degli astrofili, meteore.uai.it - l'apparizione nel crepuscolo serale (alle 20h25m circa) di venerdì 12 giugno di un luminosissimo bolide, che si è frammentato in numerosi pezzi durante il lento percorso prima di spegnersi abbastanza repentinamente. La brillantissima meteora è stata originata da un meteoroide entrato in atmosfera probabilmente sopra le coste adriatiche della Puglia e consuntosi del tutto sui cieli a confine con la Campania». «Questi dati - aggiungono però gli astrofili - sono preliminari e soggetti a eventuali perfezionamenti».

Una meteora di grosse dimensioni, chiamata ''bolide'' dagli esperti, che viene documentata in questo scatto inviato alla ''Gazzetta'' da un lettore di Monteiasi (Ta).

Al Reparto Generale Sicurezza (Rgs) dello Stato Maggiore Aeronautica, invece, non si sbilanciano. Dal 1978, all'Rgs si occupano di raccogliere, verificare e monitorare le segnalazioni inerenti gli "Ovni", gli Oggetti Volanti Non Identificati. Sono i "cacciatori di Ufo" del nostro Paese e sono scrupolosi, molto scrupolosi.

«Abbiamo aperto un'indagine - spiega il Colonnello Andrea Venanzi, capo Ufficio sicurezza dell'Rgs - ma dovremo fare numerosi accertamenti prima di poter stabilire di cosa si è trattato. Di solito le segnalazioni sono, al massimo, cinque. Qualcosa di così vasta scala, con segnalazioni di cittadini da tre regioni, non capitava da oltre trent'anni. E penso a quando i pescatori, in Adriatico, avvistavano corpi luminosi nelle profondità marine». 

 

 

12 GIUGNO 2009:

Lo Space Shuttle Endeavour pronto al lancio

Il lancio è previsto per le 7.17 del mattino, sabato prossimo

Il conto alla rovescia verso la nuova missione dello Space Shuttle Endeavour, la Sts-127, è ufficialmente cominciato alle 9 di questa mattina al Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida, dove lunedì sera sono arrivati i sette membri dell’equipaggio. Le attività di prelancio, fanno sapere i tecnici della NASA, procedono regolarmente e la partenza è prevista per le 7.17 antimeridiane di sabato 13 giugno. “Tutto il team – ha detto oggi il test director Steve Payne – ha lavorato molto duramente per arrivare pronto fin qui”. Anche le previsioni sulle condizioni  meteo a terra al momento del lancio sono buone e lasciano pensare che non ci saranno problemi. 

La missione e l'equipaggio

Sullo Shuttle viaggeranno il Comandante Mark Polansky, il Pilota Doug Hurley e lo Specialista di Missione Dave Wolf. Il resto dell’equipaggio è composto dai quattro astronauti canadesi Tim Kopra, Tom Marshburn, Christopher Cassidy e Julie Payette.  La Sts-127 è la trentaduesima missione dedicata alla costruzione della Stazione Spaziale Internazionale, la ISS. Nonché l’ultima finalizzata all’assemblaggio del laboratorio giapponese KIBO. La durata prevista della missione è di 16 giorni.

 

 

9 GIUGNO 2009:

"Agile" scopre venti stellari intorno a Eta Carinae

Continua con successo il lavoro di “Agile”, il piccolo satellite italiano per lo studio dell’universo nelle alte energie (banda X e gamma). Un gruppo di astrofisici dell’Inaf guidato da Marco Tavani ha individuato nella stella Eta Carinae (nella foto ottenuta dal telescopio spaziale Hubble) l’emissione di radiazione gamma prodotta dai venti di collisione di questo sistema binario. Il fenomeno era previsto dai modelli teorici ma finora non era mai stato osservato. L’annuncio è apparso sulla rivista “The Astrophysical Journal Letters”. Ciò che si è osservato può essere paragonato a quanto avviene su scala terrestre quando due masse d’aria si scontrano nell’atmosfera dando origine a perturbazioni meteorologiche.

Eta Carinae, stella ipergigante blu avvolta in una nube di polveri e gas, è una stella senza paragoni: candidata a esplodere in supernova nel giro di qualche migliaio di anni, ha una massa pari a circa cento volte il Sole e riversa nello spazio materia equivalente a un pianeta Terra per settimana. Quando questo flusso si scontra, a velocità ultrasoniche, con quello prodotto dalla sua stella compagna, si genera quella che gli astrofisici chiamano una wind-wind collision: l’impatto fra due correnti di venti stellari che viaggiano a migliaia di chilometri al secondo. «Gli esiti somigliano a quelli che si verificano in un acceleratore di particelle», spiega Marco Tavani, responsabile scientifico di Agile. «L’accelerazione stessa è innescata dagli shock idrodinamici prodotti dalla collisione, e i meccanismi all’origine della radiazione gamma sono essenzialmente due: l’effetto Compton inverso e il decadimento dei pioni prodotti dall’urto fra gas e protoni». Fenomeni che AGILE è riuscito a osservare nella banda di energia intorno a 100 MeV grazie allo strumento gamma chiamato GRID (Gamma Ray Imaging Detector), un tracciatore al silicio sensibile ai raggi gamma realizzato in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.  

 

 

6 GIUGNO 2009:

In arrivo un nuovo modulo per la ISS

La Stazione Spaziale Internazionale continua a crescere. Dopo aver visto per la prima volta il suo equipaggio passare da tre a sei occupanti, ora si prepara all’aggiunta di un nuovo modulo di costruzione russa, il Mini-Research Module-2, o MRM2, che verrà aggiunto alla struttura verso la fine di quest’anno. È per preparare il terreno a questo aggancio che oggi due astronauti dell’attuale equipaggio., il comandante Gennady Padalka e l’ingegnere di volo Mike Barratt sono usciti all’esterno della stazione per una lunga passeggiata spaziale iniziata alle 8:52 del mattino, ora italiana, e conclusasi cinque ore dopo. I due hanno il compito di preparare il modulo di servizio russo Zvezda, installandovi le antenne del sistema Kurs, il sistema di telemetria che consentirà l’aggancio automatico di MRM2.

Il modulo MRM2, del peso di circa 4 tonnellate, servirà da punto di aggancio per le capsule Soyuz, e come cabina di preparazione alle attività extraveicolari.

 

 

3 GIUGNO 2009:

90 anni fa la prima dimostrazione della teoria di Einstein

Albert Einstein pubblicò la sua teoria della Relatività generale nel 1915 e da allora ogni occasione è buona perchè qualcuno si prenda la briga di metterla sul banco di prova. La prima grande sfida alla quale la nuova descrizione dei fenomeni gravitazionali introdotta da Einstein dovette far fronte fu il previsto fenomeno di deviazione della luce in presenza di intensi campi gravitazionali. Secondo la teoria, infatti, una grande massa è in grado di deformare lo spazio circostante tanto da modificare il normale percorso rettilineo dei raggi di luce, con il risultato che una sorgente luminosa può apparire in una posizione differente da quella che ci si aspetta.

Visto che, proprio a due passi da casa, possiamo contare su un oggetto piuttosto massiccio quale è il Sole, Sir Arthur Eddington pensò bene di utilizzarlo come banco di prova. Se Einstein aveva ragione, la luce delle stelle che transitava in prossimità del Sole sarebbe stata deviata e queste ci sarebbero dunque apparse spostate rispetto alla loro posizione normale. E quale occasione migliore di un'eclissi solare per effettuare la prova? Nel gennaio 1919, con accurate osservazioni, Eddington rilevò dunque la posizione nel cielo di Oxford delle stelle coinvolte dal fenomeno. Si trasferì poi all'isola di Principe che, il 29 maggio di quell'anno, sarebbe stata interessata da un'eclissi totale di Sole e quando fu in momento ripetè le misurazioni di posizione delle stelle in prossimità del disco solare oscurato dalla Luna. Risultato: le stelle apparivano veramente spostate rispetto alla posizione che occupavano quattro mesi prima, prova evidente che Einstein aveva visto giusto.

In quest'anno internazionale dedicato all'Astronomia non possiamo dimenticare quell'eclissi del 29 maggio 1919.