Un gigantesco
vortice rovente
impregnato di raggi
X, atomi di ferro e
di altri elementi
dallo spettro
fortemente distorto
a causa del
terribile campo
gravitazionale:
siamo sull’orlo di
un gigantesco buco
nero supermassiccio
(disegno) che si
trova al centro di
una lontana galassia
dal nucleo attivo
(una Galassia di
Seyfert 1). Mai
finora gli astronomi
erano riusciti a
guardare il “mostro”
così da vicino.
L’annuncio è sulla
rivista “Nature” in
edicola oggi 28
maggio.
Il nuovo passo
avanti nello studio
osservativo di
questi oggetti
misteriosi è stato
possibile grazie
all’osservatorio
spaziale europeo
XMM- Newton. I suoi
telescopi a
incidenza radente
hanno focalizzato i
raggi X della
galassia 1H0707-495
per 48 ore
consecutive nel
gennaio del 2008. Il
buco nero è nascosto
da nubi di polveri e
gas, ma i raggi X
vengono riflessi e
diffusi da questa
vasta velatura e
permettono così di
visualizzare i
fenomeni atomici che
avvengono nelle
vicinanze del buco
nero, quasi fino
all’”orizzonte degli
eventi”, il confine
di non ritorno,
oltre il quale tutto
viene inghiottito e
scompare nel pozzo
gravitazionale. Tre
i fattori principali
che distorcono le
righe spettrali
degli atomi di
ferro:
l’intensissimo campo
gravitazionale, la
velocità con cui la
materia
incandescente orbita
intorno al buco nero
e la rotazione
stessa del buco
nero. Lo studio di
questi tre motivi di
distorsione dello
spettro, e il loro
combinarsi insieme,
fornisce
informazioni
preziose sulla
fisica dell’orlo
dell’oggetto
supermassiccio
invisibile ad ogni
tipo di osservazione
28
MAGGIO 2009:
Partita la Soyuz
con astronauta europeo
L’astronauta dell’Agenzia spaziale
europea Frank De Winne ha iniziato ieri il viaggio che
lo porterà a bordo della Stazione Spaziale
Internazionale, dove trascorrerà un periodo di sei mesi,
il tempo previsto per lo svolgimento della missione
OasIss. Lo accompagnavano il cosmonauta veterano russo
Roman Romanenko e Robert Thirsk, astronauta dell’Agenzia
spaziale canadese.
La partenza è avvenuta alle 12,34
ora italiana di ieri 27 maggio dal cosmodromo russo di
Baikonur, in Kazakhstan, a bordo di una Soyuz TMA-15.
L’attracco è previsto per venerdì alle 14,36.
E’ la prima volta che la Stazione
Spaziale Internazionale ospita in modo stabile un
equipaggio di sei astronauti. Gli altri tre, già ospiti
della Space Station, sono il cosmonauta russo Gennady
Padalka, l’americano Michael Barratt e il giapponese
Koichi Wakata.
Nei primi quattro mesi di
permanenza in orbita De Winne avrà il ruolo di ingegnere
di volo. Con il cambio di equipaggio che avverrà in
ottobre De Winne assumerà il compito di Comandante e
diventerà così il primo europeo a svolgere questa
funzione.
De Winne sarà anche il principale
manovratore del braccio robotizzato canadese con il
quale in settembre verrà agganciato il cargo giapponese
con i rifornimenti. Durante la missione OasIss, De Winne
utilizzerà le strumentazioni scientifiche della Stazione
spaziale internazionale, e in particolare il laboratorio
europeo Columbus, realizzato a Torino da Alenia Spazio.
Tra le ricerche in programma, esperimenti di fisiologia
umana, biologia, misure di radiazioni ionizzanti
provenienti dallo spazio, esobiologia, fisica dei fluidi
e scienza dei materiali.
26
MAGGIO 2009:
Altri tre inquilini
faranno parte dell'equipaggio della ISS
Si passa da tre a sei inquilini.
I nuovi astronauti in partenza il 27 maggio a bordo della
Soyuz
Si allarga la grande famiglia sulla Stazione Spaziale Internazionale. Per la prima volta l’equipaggio raddoppia passando da tre a sei. I nuovi inquilini che si aggiungeranno i colleghi già a bordo da due mesi sono l’astronauta ESA, di nazionalità belga, Frank De Winne, 48 anni, il cosmonauta russo Roman Romenenko, 37, e l’astronauta della Canadian Space Agency Robert Thirsk, 55.
I tre partiranno dalla base di Baikonur a bordo della Soyuz TMA mercoledì 27 maggio alle 12:34 CEST (10:34 UT) per la missione OasISS (la ventesima) della durata di sei mesi e raggiungeranno dopo due giorni il resto del gruppo, composto dal cosmonauta russo Gennady Padalka, l’astronauta della NASA Michael Barratt e il giapponese Koichi Wakata. Nel corso della nuova missione, Frank De Wine diventerà il primo comandante europeo della Iss, che lo scorso anno si è ingrandita con i laboratori Columbus (europeo) e Kibo (giapponese).
Per migliorare le condizioni abitative degli astronauti, che vivono 24 su 24 in pochi metri quadri, ma anche per agevolare la ricerca scientifica, presto anche la stazione si allargherà. A febbraio 2010 arriverà nello spazio una nuova stanza, il Nodo 3, realizzata in Italia da Thales Alenia Space. Il modulo è dotato di una palestra, una innovativa toilette e una cupola panoramica.
23
MAGGIO 2009:
Due
italiani, tra cui una donna, gli astronauti dell'ESA
(sotto il video della loro presentazione ufficiale)
Ce l’hanno fatta
addirittura in due.
E per la prima volta
nella storia del
nostro paese ha
vinto una donna.
Sono
Samantha
Cristoforetti,
32 anni, e
Luca Salvo Parmitano,
33, entrambi
piloti
dell’Aeronautica
Militare, i
nuovi astronauti
italiani nel corpo
dell’Agenzia
Spaziale Europea. È
un duplice trionfo
per l’Italia nello
spazio. L’annuncio
dei sei
vincitori, tra cui
oltre ai due
italiani figurano il
tedesco
Alexander Gerst,
il danese
Andreas Mogensen,
l'inglese
Timothy Peake
e il
francese
Thomas Pesquet, è
stato dato da
Jean-Jacques Dordain,
direttore generale
dell’ESA a Parigi. I
sei sono le nuove
reclute del Corpo
Astronauti europei
dal 1992, per la
seconda selezione
finora avvenuta in
17 anni. Saranno
loro a partecipare
alle prossime
missioni sulla
Stazione spaziale
internazionale dal
2013 in avanti.
I due nuovi
astronauti italiani
hanno incontrato
la stampaoggi
a Palazzo Chigi, a
Roma,
alla presenza del
Ministro
dell’Istruzione,
Università e Ricerca
Mariastella Gelmini,
del Ministro
della Difesa Ignazio
La Russa,
del Direttore
Generale dell’ESA
Jean Jacques
Dordain,
del Capo di Stato
Maggiore
dell’Aeronautica
Generale
Daniele Tei
e del Commissario
Straordinario
dell’ASI
Enrico Saggese.
“Siamo tutti
estremamente
soddisfatti per la
scelta di due
italiani, Samantha
Cristoforetti e Luca
Parmitano, tra i
nuovi astronauti
dell’ESA” è il
commento del
Commissario
Straordinario
dell’Agenzia
Spaziale Italiana,
Enrico
Saggese. ”E
siamo
particolarmente
felici che tra loro
ci sia una donna, la
prima italiana a
ricoprire questo
ruolo. E’ la
dimostrazione che
per l’Italia lo
spazio è un settore
importante e vitale,
capace di attirare i
nostri migliori
talenti, e che in
questo campo
possiamo continuare
nei prossimi anni a
giocare un ruolo di
primo piano a
livello mondiale. Ai
due nuovi astronauti
le congratulazioni e
gli auguri, miei e
di tutta l’ASI, per
le importanti sfide
che li attendono da
ora in poi”.
I vincitori sono
stati scelti su
oltre 8.500
candidati, dei quali
1.430 donne.
Durissime le
selezioni, durate
più un anno, per
diventare
astronauti: oltre a
un curriculum
eccezionale, è
necessario superare
test
psico-attitudinali,
visite mediche e una
serie di prove
estremamente
impegnative.
20
MAGGIO 2009:
Ultimate le riparazioni su Hubble, ora più potente che mai!
Astronauti staccano
shuttle da telescopio per tornare su Terra
Gli astronauti di
Atlantis, ultimata
la riparazione di
Hubble, hanno
staccato lo shuttle
dal telescopio per
tornare sulla Terra.
'L'avete rimesso a
nuovo', si sono
completati i
dirigenti della
Nasa. Adesso il
telescopio spaziale
dovrebbe restare
operativo per altri
dieci anni. Ma
questa era l'ultima
missione 'umana'
dedicata a Hubble.
Gli astronauti di
Atlantis hanno dato
l'addio al
telescopio prima di
rimetterlo in
liberta' nello
Spazio usando il
braccio gru della
navetta.
17
MAGGIO
2009:
La Via Lattea in
"pasto" ai buchi neri
Buchi neri protagonisti
nella nostra galassia, la Via Lattea. Sapevamo che nel
cuore della grande isola stellare alla cui periferia noi
abitiamo ci sono alcuni buchi neri piuttosto corposi
come il satellite Integral dell’ESA ha dimostrato. Ma
ora Ryan O’Leary e Avi Loeb dell’Harvard-Smithsonian
Center for Astrophysics hanno dimostrato che un non
trascurabile numero di buchi neri vagano nella galassia
divorando il materiale del loro circondario. Per la
Terra non sembra esserci per il momento alcun pericolo
perché secondo le valutazioni il più vicino buco nero
mobile sarebbe localizzato ad alcune migliaia di anni
luce del nostro sistema solare.
DA DOVE VENGONO -Da
dove arrivano e come sono nati queste mine vaganti
cosmiche? I due scienziati spiegano che sono il frutto
della formazione della Via Lattea la quale è il
risultato ultimo determinato da scontri e fusioni fra
galassie avvenuti in epoche remote. I calcoli fin qui
elaborati sostengono l’esistenza di alcune centinaia di
buchi neri vagabondi con masse variabili da mille a
centomila masse solari, quindi estremamente massicci.
Molti si trovano nelle zone di confine dell’isola
stellare. Le indagini continuano per precisare meglio il
fenomeno, localizzare con precisione dove i mostri
celesti si trovano ed eventuali rischi.
14
MAGGIO
2009:
Lanciati i due
telescopi spaziali Herschel e Plank
Raggiungeranno la loro orbita definitiva in 3-4 settimane e
da lì manderanno informazioni sull'origine dell'universo
Sono
stati
lanciati
con
successo
alle
15,12
ora
italiana
dalla
base
spaziale
europea
di
Kourou,
nella
Guyana
francese
i
satelliti
Planck
e
Herschel.
I
due
satelliti
nell'arco
di
tre-quattro
settimane
si
porteranno
a un
milione
e
mezzo
di
chilometri
dalla
terra.
Da
lì,
a
partire
da
luglio,
inizieranno
a
trasmettere
informazioni
e
dati
relativi
alla
storia
dell'universo
e
non
solo.
BIG
BANG
E
GALASSIE
-
Planck,
grazie
ad
un
sensibilissimo
rilevatore
termico
in
grado
registrare
il
milionesimo
di
grado,
studierà
l'eco
del
Big
bang,
la
traccia
dei
primi
istanti
di
vita
dell'universo
per
cercare
di
risalire
alle
sue
origini
e
cercare
di
capire
come
si è
poi
evoluto
nel
corso
del
tempo.
Herschel,
invece,
per
la
prima
volta
potrà
accedere
in
maniera
diretta
al
processo
di
formazione
di
nuove
galassie,
finora
studiato
in
modo
indiretto
attraverso
le
radiazioni
cosmiche.
I
due
satelliti
dell'Agezia
spaziale
europea
(Esa)
sono
stati
realizzati
anche
dall'Istituto
nazionale
di
astrofisica
(Inaf)
grazie
al
finanziamento
dell'Asi-agenzia
spaziale
italiana.
14
MAGGIO
2009:
La nostra
Associazione all'Expo "Città di Casarano 2009" - 16/17/18
maggio 2009
L'A.S.L.A. la nostra
associazione sarà
presente all'Expo
"Città di Casarano
2009" che quest'anno
trova la sua nuova
location sui Giadini
"William ingrosso".
Scopo della nostra
presenza è quello di
promuovere le nostre
tante attività
divulgative,
soprattutto il
nostro nuovo
Osservatorio "San
Lorenzo" e, per la
curiosità dei
visitatori, la
mostra sulla "Storia
dell'Astronautica",
un “piccolo viaggio”
nell’esplorazione
dello
spazio, conoscendo
le prime sonde e i
primi veicoli nelle
missioni con e senza
equipaggio.
Non
mancherà, inoltre, per la curiosità di tutti, il Sistema Solare in scala
ed uno dei telescopi spaziali che ha fatto scoprire al mondo astronomico
porzioni sconosciute del Cielo: Hubble.
Vi aspettiamo numerosissimi allo stand
n. 8
10
MAGGIO
2009:
Pronto lo shuttle per riparare Hubble... col
telescopio di Galileo
Una copia del cannocchiale di Galileo
sarà a bordo dello Shuttle che l’11
maggio decollerà da Cape Canaveral per
la missione di manutenzione del
telescopio spaziale “Hubble”, la quinta
e ultima della serie.
L’onore di portare in orbita il cannocchiale
galileiano è affidato a un veterano
dello spazio di evidenti discendenze
italiane, Michael ‘Mike’ Massimino,
specialista di ingegneria meccanica.
Avendo anche il compito di riparare
Hubble, Massimino dovrà affrontare
alcune lunghe e rischiose passeggiate
spaziali. Nato a New York, 47 anni,
sposato, due figli, alla NASA dal 1996,
Massimino ricorda volentieri e con
orgoglio le sue origini: “Tutti i miei
nonni – dice – sono emigrati negli Stati
Uniti dalla Sicilia: tre venivano da
Palermo, mio nonno paterno veniva invece
da Linguagrossa, provincia di Catania.
Anche i genitori di mia moglie sono
emigrati da San Giuseppe Iato, vicino a
Palermo. Sangue italiano che abbiamo
trasmesso con forza ai miei figli.
Portare il telescopio di Galileo nello
spazio è un modo per onorare le mie
origini. Spero, tra l’altro, di poterlo
portare con me fuori dallo Shuttle e di
usarlo per osservare le stelle. E al
ritorno spero di avere l’opportunità di
andare a Firenze per restituire al Museo
della Scienza questa copia
dell’originale”.
La navetta Atlantis STS 125 con il
cannocchiale galileiano a bordo
decollerà lunedì 11 maggio dal Kennedy
Space Center (Florida) con un equipaggio
di sette membri (tra cui una donna) per
una missione di undici giorni. Il lancio
è previsto alle 14,01 ora locale.
Obiettivo: una serie di riparazioni e
aggiornamenti ad “Hubble” per
consentirgli di funzionare fino al 2014.
8
MAGGIO
2009:
Tante novità dall'Astronautica nel
mese di maggio
Questa
dovrebbe essere la volta buona: "Herschel" e "Planck", missioni
dell'Agenzia spaziale europea partiranno il 14 maggio. La data
annunciata in precedenza era il 6 maggio. Dopo gli ultimi
controlli eseguiti sul razzo "Ariane 5" tutti i problemi
sembrano superati: il vettore è risultato perfettamente idoneo
per questo lancio di grande importanza scientifica e di forte
impegno economico.
"Herschel" è il più potente
telescopio mai portato nello spazio e dà un impulso decisivo
all'astronomia infrarossa, fondamentale per lo studio dei
sistemi planetari in formazione. "Planck" a sua volta fornirà la
più raffinata mappa del fondo di radiazione di fondo cosmica
lasciata dal Big Bang. I due satelliti sono pronti allo
spazioporto di Kourou (Guyana francese), dopo aver superato
tutte le verifiche e aver caricato il propellente (idrazina) per
le manovre nello spazio.
Ancora più emozionante è però
l'ultima missione di manutenzione del Telescopio Spaziale "Hubble",
il cui decollo è in programma l'undici maggio da Cape Canaveral
con lo shuttle Atlantis (foto). A bordo un equipaggio di 7
astronauti che, in una missione dalla durata di 11 giorni, dovrà
affrontare molte ore di attività extraveicolare per prolungare
la vita di "Hubble" possibilmente fino al 2012 se non oltre, in
attesa del lancio del Webb Telescope. La Nasa non si nasconde i
rischi: a Cape Canaveral è pronto un altro Shuttle nel caso si
rendesse necessaria una missione di soccorso.
"Gli Studenti... vedono
le Stelle" al Liceo Classico di Casarano
In
collaborazione
con:
C.R.A. Centro
Ricerche
Astronomiche
"Isaac Newton"
di Lecce
Con il
patrocinio di:
Liceo Classico
"Dante
Alighieri" -
Casarano (Le)
L'A.S.L.A.,
sempre con la
collaborazione
del C.R.A. di
Lecce, dedica
un'intera serata
alla didattica
ed alla
divulgazione
rivolta ai
ragazzi
dell'istituto.
Ecco quale sarà
il nostro
programma:
Una lezione
generale di
geografia
astronomica
nell'aula magna
(dalle ore
18:30), con
l’ausilio di
filmati ed
immagini
proiettate tutte
originali;
Osservazione
serale, a
partire dalle
ore 20:30, con
telescopi, di
pianeti e
oggetti celesti
visibili nel
corso della
serata.
Approfondimenti
su richiesta dei
docenti.
luogo
svolgimento
Liceo Classico
"Dante
Alighieri"
via Ruffano
Casarano (Lecce)
Per
informazioni
contattare il
328/8356836
Oppure inviare
una mail
all'indirizzo:
info@astronomiacasarano.it