ARCHIVIO ASTRONEWS: maggio 2013

 

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29 maggio 2013:
Lanciata e agganciata alla ISS la Soyuz con l'italiano Luca Parmitano.
Cominciata la missione "Volare" con il primo dei nuovi astronauti italiani.
E' cominciata la missione italiana Volare. Luca Parmitano, astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e pilota sperimentatore dell'Aeronautica Militare, è stato lanciato a bordo della Soyuz per la Stazione Spaziale Internazionale. La navetta russa e' stata lanciata con successo dalla base russa di Baikonur, nel Kazakhstan, ed e' iniziata cosi' la missione Volare, dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Con Parmitano  viaggiano sulla  Soyuz il comandante russo Fyodor Yurchikhin e l'americana Karen Nyberg. A 8 poco più di otto minuti dal lancio, la navetta  è entrata regolarmente in orbita.
"Tutti i sistemi di bordo sembrano funzionare bene" hanno riferito dallo spazio gli astronauti. Il viaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale ISS è dureto circa sei ore. Parmitano, che resterà sulla Stazione Spaziale per sei mesi, il prossimo luglio sarà il primo astronauta italiano a compiere delle passeggiate spaziali.


Un sorriso radioso e la voglia di esprimere la gioia incontenibile di aver realizzato il suo sogno di bambino: sono bastate le prime immagini dell'ingresso di Luca Parmitano nella Stazione Spaziale per fare di lui ''l’uomo più felice del pianeta'', come lo definiscono i messaggi che dall'alba hanno cominciato a rimbalzare sui social network.

''Ciao mamma!'' sono state le prime parole dell’astronauta subito dopo essere entrato nella Stazione Spaziale. Subito dopo i saluti alla moglie Kathryn e alle figlie Sara e Maia, di sei e tre anni, che lo seguivano dal centro di controllo russo a Mosca. E le risate divertite quando ha visto il collega americano Chris Cassidy con i capelli rasati a zero, come i suoi, e si e' complimentato con lui.

 


 

22 maggio 2013:
Osservato un gigantesco impatto meteorico sulla superficie lunare.
La più luminosa meteorite mai osservata, visibile a occhio nudo dalla Terra.
L'impatto di un meteorite sulla superficie della Luna ha causato una gigantesca esplosione visibile per qualche istante dalla Terra perfino ad occhio nudo. L'evento, ripreso lo scorso 17 marzo dai telescopi della Nasa, è solo l'ultimo di una vera e propria pioggia di meteoriti, oltre 300, che hanno colpito il nostro satellite, dal 2005 ad oggi.

Il meteorite, con un diametro inferiore a mezzo metro e un peso di 40 chilogrammi, ha colpito la regione del Mare Imbrium generando un cratere del diametro di 20 metri. Il 'sasso' spaziale ha impattato con una velocità tale da sprigionare un'energia pari all'esplosione di 5 tonnellate di tritolo. Ha generato un bagliore 10 volte maggiore di quanto siamo mai riusciti ad osservare in precedenza. E in effetti chiunque avesse puntato gli occhi sulla Luna al momento dello scontro, avrebbe potuto vedere il bagliore senza l'ausilio di un telescopio. Per circa un secondo, il sito dell'impatto ha infatti brillato quanto una stella di magnitudine 4.

In quella notte del 17 marzo le telecamere della Nasa e della University of Western Ontario hanno raccolto un insolito numero di meteore sulla Terra. Queste palle di fuoco stavano viaggiando lungo orbite quasi identiche tra la Terra e la fascia degli asteroidi.

 


 

10 maggio 2013:
Il lancio di "Vega" dello scorso 7 maggio, costruito interamente in Italia.
Il lanciatore europeo ha portato nello spazio ben 3 satelliti.
E' partito dalla base europea di Kourou nella Guyana Francese, il lanciatore Vega dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). Dopo il volo di qualifica del febbraio 2012, Vega affronta il suo primo volo operativo con tre satelliti a bordo costruiti da Esa, Vietnam ed Estonia. E' stato costruito in Italia dalla Avio.

I tre satelliti sono stati rilasciati su orbite diverse e l'operazione, durata circa due ore, ha reso necessario accendere per cinque volte il motore del quarto stadio del lanciatore.
Il primo satellite ad essere rilasciato è stato Proba-V, realizzato dall'Esa per una missione di due anni e mezzo, destinata ad osservare i cambiamenti nella vegetazione, fornendo così dati utili per studiare i cambiamenti climatici. Quindi è stata la volta di VNREDSat 1,costruito dalla Astrium per conto del governo vietnamita. E' un satellite per l'osservazione della Terra con un vita operativa prevista di cinque anni. Dopo un intervallo di quattro minuti, sempre in un'orbita semi-circolare, Vega ha rilasciato il piccolo ESTCube 1 estone, destinato a sperimentare nuove tecniche di propulsione spaziale.

Con Vega ''è stato realizzato un bellissimo prodotto, che funziona perfettamente, fornisce prestazioni eccellenti e ci permette di guardare al futuro con fiducia'', ha detto il responsabile dei lanciatori dell'Esa, Antonio Fabrizi.

Il primo lancio operativo di Vega (Vettore Europeo di Generazione Avanzata) è quindi riuscito perfettamente. Con una capacità di carico di 1.500 chilogrammi, il lanciatore è stato progettato e costruito a Colleferro (Roma) dalla società Elv, costituita al 70% dalla Avio e al 30% dall' Agenzia Spaziale Italiana (Asi).
Il lanciatore è realizzato interamente in fibra di carbonio ed è considerato il vettore tecnologicamente più avanzato a livello internazionale. E' composto da quattro stadi: i primi tre sono a propellente solido. mentre il quarto è alimentato a propellente liquido.