ARCHIVIO ASTRONEWS: maggio 2015

 

Home

Elenco Archivio

 

16 maggio 2015:
La Luna ha 4,48 miliardi di anni, lo dice il meteorite di Chelyabinsk (Russia).

Scoperte le tracce dell'impatto catastrofico nei frammenti caduti nel 2013.

 

La Luna ha 4,48 miliardi di anni e a rivelare la sua età con precisione è il meteorite caduto nel 2013 nei pressi della città siberiana di Chelyabinsk. Al suo interno ha infatti conservato i resti 'fossili' del catastrofico impatto fra la Terra e un piccolo pianeta, dal quale è nata la Luna.

L'ipotesi che la Luna si sia formata in seguito a un colossale impatto fra un pianeta delle dimensioni di Marte e la Terra è ampiamente accettata, ma finora vi è stata poca certezza sul periodo. Per determinarlo i ricercatori hanno combinato simulazioni e dati forniti dai meteoriti. Le simulazioni mostrano che l'impatto catastrofico ha generato detriti che in parte si sono fusi per formare la Luna e in parte sono stati scagliati lontano nello spazio. Alcuni di questi frammenti hanno colpito gli asteroidi della fascia principale a velocità molto più elevate rispetto alle tipiche collisioni di quella regione.

Analizzando 24 meteoriti caduti sulla Terra, i ricercatori hanno scoperto i segni di queste collisioni ad altissima velocità: sono frammenti di materiali fusi la cui età è compatibile con il periodo dell'impatto gigante. Fra i meteoriti che testimoniano la catastrofica collisione vi è quello di Chelyabinsk.

 

Un frammento del meteorite di Chelyabinsk

 


 

9 maggio 2015:
Posticipato di un mese il rientro sulla Terra di Samantha Cristoforetti.

Problemi alla Soyuz a causa dell'incidente del cargo russo "Progress".

 

"Sono molto contenta di avere potuto prolungare di un altro mese la mia missione nello spazio. Questa missione è l'avamposto dell'umanità nello spazio": lo ha detto Samantha Cristoforetti in collegamento con l'Italia. L'astronauta e i suoi due compagni di equipaggio rientreranno a Terra quasi un mese più tardi del previsto: l'11 giugno anziché il 14 maggio. Lo hanno reso noto fonti russe dell'ambiente aerospaziale riferite dall'agenzia Interfax. Il motivo del rinvio del rientro a Terra dell'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), del russo Anton Shkaplerov e dell'americano Terry Virts è legato al fallimento del cargo Progress M-27M, che poche ore fa si è disintegrato sul Pacifico.

Il cargo era finito fuori controllo lo scorso 28 aprile, quando era stato lanciato dalla base russa di Baikonur (Kazakhstan) con una Soyuz. Secondo le prime ricostruzioni dell'incidente potrebbe esserci stato un problema nel terzo stadio del lanciatore, in conseguenza del quale una piccola esplosione avrebbe danneggiato il cargo, spingendolo su un'orbita diversa da quella prevista.
Poichè il lanciatore Souyz è lo stesso utilizzato per trasportare gli equipaggi umani a bordo della Stazione Spaziale, è possibile che i responsabili delle attività spaziali russe abbiano deciso di rinviare di un mese il lancio della Soyuz con il nuovo equipaggio, in attesa dei risultati dell'inchiesta, attesi per il 13 maggio.