ARCHIVIO ASTRONEWS: marzo 2011 |
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29 marzo 2011: | |||
Da VENERDI' 1° APRILE riapertura della nostra Struttura con la prima di una serie di serate inaugurali che culmineranno il 12 aprile con il 50° Anniversario del volo di Yuri Gagarin, primo Uomo nello spazio (1961-2011)! | |||
Tra le attesissime novità il nuovo Planetario Digitale ed il completamento dei lavori di arricchimento del Museo del Cosmonauta. |
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La
prima di una serie di serate inaugurali è fissata per VENERDI' 1°
APRILE alle 20:30.
Tutte le serate saranno dedicate al
150° ANNIVERSARIO dell'UNITA'
d'ITALIA dal titolo "SOTTO
UN CIELO TRICOLORE"
e culmineranno il
12 aprile col 50° Anniversario del volo di Yuri Gagarin, primo Uomo
nello spazio (1961-2011). Durante queste serate sarà possibile assistere allo spettacolo nel nuovissimo PLANETARIO DIGITALE (il 2° in Puglia), all'interno del quale verrà proiettato, nella modernissima tecnologia di video-proiezione digitale, il Cielo di qualsiasi posizione geografica ed epoca con animazioni e filmati molto suggestivi. Ovviamente, per rimanere nel tema delle serate, proietteremo il Cielo di quel 17 marzo 1861! Non solo... il nuovissimo sistema permetterà di proiettare spettacolari filmati inediti sferici ("dome") con un effetto 3D "naturale"! Non mancheranno le osservazioni al potente telescopio sull'OSSERVATORIO ASTRONOMICO "SAN LORENZO" di Luna e la sua superficie, Saturno con i suoi anelli, ammassi stellari, nebulose, stelle doppie... Le serate termineranno con la visita guidata nel MUSEO DEL COSMONAUTA arricchito da tantissimi frammenti e cimeli originali delle varie missioni Apollo, nuove bacheche contenenti modellini in scala, meteoriti, moneta commemorative, una riproduzione della tuta d'astronauta di Neil Armstrong... |
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INFO e PRENOTAZIONI al num. 328/8356836 |
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La nostra associazione è lieta di presentare la grande novità del 2011: | |||
il modernissimo PLANETARIO DIGITALE !!! |
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Non si tratta della tradizionale Macchina di proiezione capace soltanto di proiettare nella cupola la volta stellata, risultando molto limitata nel suo utilizzo, ma quello che proponiamo ai nostri Visitatori ed alle Scuole è un particolare Sistema ad alta tecnologia di video-proiezione digitale computerizzata, finalizzata alla simulazione eccezionalmente realistica e riproduzione di effetti ed animazioni "a grande campo" (170°, quasi esattamente come si mostra l'orizzonte del Cielo all'occhio umano), all'interno della nostra Cupola gonfiabile di 5,5 mt di diametro capace di ospitare fino a 40 Visitatori o alunni, comodamente seduti e nella piena sicurezza, poichè è certificata anti-incendio in "classe uno" ( come previsto per le vigenti normative di sicurezza). | |||
Il Planetario Digitale non solo permette di utilizzare i migliori e realistici software ad alta risoluzione di simulazione stellare (capaci di mostrare il Cielo di qualsiasi posizione geografica, in diverse epoche e di "zoomare", oltre le singole costellazioni, tutti gli oggetti celesti come Luna, pianeti, nebulose, ammassi stellari, stelle doppie), ma offre la possibilità di video-proiettare spettacolari ed esclusivi filmati astronomici "sferici" ("dome video"), appositamente elaborati per l'intrattenimento e la didattica. | |||
Il Planetario Digitale è una delle tre attrazioni previste nell'arco della serata, precede le osservazioni sull'Osservatorio Astronomico "San Lorenzo" e la visita guidata conclusiva nel Museo del Cosmonauta. |
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INFO e PRENOTAZIONI al num. 328/8356836 |
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Il PLANETARIO DIGITALE "San Lorenzo" è raggiungibile presso la nostra struttura, in via Agnesi, 1 a Casarano (Le) - vedi la mappa interattiva... |
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23 marzo 2011: | |||
Il drammatico terremoto in Giappone ha spostato l'asse terrestre di 17 cm. | |||
Attraverso un complesso modello matematico, Richard Gross, del
NASA's Jet Propulsion Laboratory (Pasadena, California), ha
calcolato le variazioni introdotte nella rotazione della Terra
dal terribile terremoto di magnitudo 9.0 che l'11 marzo scorso
ha colpito il Giappone. Come sempre accade in seguito ad eventi di quel genere, i mezzi di informazione generalisti iniziano a parlare di asse terrestre spostato, lasciando intendere che il nostro pianeta si inclina nella sua globalità da una parte piuttosto che da un'altra, cosa che può verificarsi solo con un intervento gravitazionale esterno. Ciò che in realtà cambia posizione è l'asse di equilibrio delle masse distribuite nel e sul pianeta, e questo asse è una linea sinuosa che viaggia in prossimità dell'asse di rotazione, ma che per ogni tratto della sua lunghezza si sposta, anche se di poco, verso il centro di massa. Se immaginiamo la Terra tagliata orizzontalmente a fette, ad esempio lungo i paralleli, ogni fetta avrà un centro di massa che non corrisponderà esattamente con il centro geometrico, ma che si collocherà a seconda di come in quella fetta sono distribuite le placche continentali, gli oceani e anche l'atmosfera (oltre che eventuali disomogeneità del mantello interno). I due assi sono mediamente spostati uno dall'altro di circa 10 metri e quello di massa influisce su quello di rotazione introducendo nel movimento di quest'ultimo un'oscillazione. Secondo i calcoli di Gross, il terremoto del Giappone ha spostato l'asse di equilibrio delle masse di 17 cm verso 133° di longitudine est, e ha anche accelerato la rotazione del pianeta di 1,8 milionesimi di secondo, questo per il verosimile inabissamento verso il mantello di un tratto della faglia pacifica (il movimento che ha generato lo spaventoso tsunami). Quando una massa si sposta verso il centro di rotazione, la velocità aumenta per conservazione del momento angolare: si pensi al classico esempio del pattinatore che in avvitamento raccoglie le braccia. |
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14 marzo 2011: | |||
Dopo 39 missioni e 27 anni di servizio lo shuttle Discovery va in pensione. | |||
Il Discovery e' atterrato nel Kennedy Space Center di Cape Canaveral (Florida) mercoledì scorso. Si e' conclusa l'ultima missione, del veterano degli shuttle. Il Discovery e' cosi' pronto per andare in pensione, dopo aver dato il suo ultimo contributo alla costruzione della Stazione Spaziale Internazionale, portando su il modulo permanente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Leonardo e Robonaut 2, il primo robot astronauta. La prima missione risale al 30 agosto 1984. | |||
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8 marzo 2011: | |||
Filmata ancora un'altra eruzione solare. | |||
Il satellite Nasa Solar Dynamics Observatory (Sdo) invia immaginiIl Sole non ha pace: dopo la breve tregua dalla spettacolare eruzione della settimana scorsa oggi e' tornato ad essere irrequieto. Il satellite della Nasa Solar Dynamics Observatory (Sdo) ha inviato a Terra le immagini di un'altra spettacolare eruzione. La zona entrata in attivita' si trova nella parte orientale della stella e l'eruzione ha prodotto una forte emissione di particelle. Il vento solare non 'soffia' in direzione della Terra. Scongiurato il rischio di eventuali tempeste magnetiche |
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3 marzo 2011: | |||
Nell'analisi dell'acqua lunare trovati metalli e tanto sodio. | |||
Sono state nel loro insieme confermate le scoperte derivanti dallo studio della nube di materiale volatile sollevata il 9 ottobre di due anni fa dall'impatto della sonda LCROSS nella regione del cratere Cabeus, prossima al polo lunare sud (la nube è visibile nei riquadri qui sopra). Fra le analisi che hanno prodotto i risultati più interessanti, ci sono sicuramente quelle condotte dal team di Rosemary Killen (NASA's Goddard Space Flight Center in Greenbelt, Md) presso il Kitt Peak National Observatory (Tucson, Arizona), dove l'evento è stato seguito spettroscopicamente in alta risoluzione con il McMath-Pierce solar telescope! Nell'abbondante quantità di acqua lunare sollevata dall'impatto (acqua fino a quel momento rimasta nascosta sotto forma di ghiaccio nell'ombra perenne di Cabeus) sono state individuate sia tracce di argento, calcio, magnesio e mercurio, sia una rilevante parte di sodio, quantificabile in 1 o 2 kg a seconda delle dimensioni reali della nube (non misurabili quella volta attraverso lo spettroscopio) e delle temperature raggiunte nell'impatto della LCROSS. Nel medesimo volume di elementi volatili esaminati dal team della Killen, l'acqua è risultata circa 100 volte più abbondante del sodio, dunque un rapporto del tutto paragonabile a quello degli oceani terrestri: circa l'1%. Poiché ci si attendeva una minore quantità di sodio, sarà interessante capire attraverso quale meccanismo si è prodotto o e arrivato sulla Luna. Le origini possono essere diverse: poteva essere presente in comete cadute sulla Luna, o essersi generato contestualmente all'impatto disastroso di asteroidi, o ancora essere stato portato sulla Luna dal vento solare. Nelle regioni meno esposte alla radiazione solare, il sodio ha successivamente potuto miscelarsi con altri elementi, formando il ghiaccio "sporco" vaporizzato da LCROSS. Attualmente sembrano essere le comete ad aver depositato sulla Luna una parte importante degli elementi individuati dal Killen e colleghi, poiché in quelle il rapporto acqua/sodio è di circa il 2%, mentre per impatti asteroidali il valore non supera lo 0,4%. |