L'LRO è tuttora impegnato nel dar vita al più completo servizio fotografico mai fatto al nostro satellite. Fotografie ad altissima risoluzione che data la loro accuratezza hanno già fornito delle prime tracce per poter elaborare ipotesi scientificamente fondate. La mappatura termica del lato oscuro della luna ha mostrato che la temperatura della regione, piena di crateri polari, è di -238 gradi Celsius. "Il posto più freddo dell'intero sistema solare", ha commentato lo scienziato Richard Vondrak che collabora con la Nasa per questo progetto. In questa landa astrale desolata alcuni strumenti a bordo dell'LRO hanno rilevato una presenza notevole di idrogeno. Risultati simili sono stati osservati anche dal Chandrayan-1 una missione indiana che ha come obiettivo quello di fornire un'accurata mappa dei minerali presenti sul satellite.
E dove c'è idrogeno c'è acqua, suggeriscono alla Nasa. Quantità ancora più elevate del gas sono state riscontrate al Polo Sud della Luna. Qual è la causa di questo eccesso di idrogeno? Vondrak afferma che "si potrebbe trattare del fatto che l'acqua sulla luna è arrivata molto più recentemente di quanto finora ipotizzato dagli scienziati". Si smentirebbe così un'altra vulgata dell'astronomia cioè quella in base alla quale si ritiene che se acqua c'è sul nostro satellite, essa è imprigionata nelle sue profondità.
C'è però un margine d'incertezza dovuto al fatto che alla Nasa non sono onniscienti. Infatti l'impatto del proiettile era stato previsto in una zona diversa da quella che ha dato questi risultati. Bisognerà quindi aspettare e sperare che tra i detriti sollevati dall'LRO ci sia del ghiaccio. Il cratere prescelto per essere amichevolmente bombardato è il Cabeus A, le cui fotografie ad infrarossi non hanno dato risultati completamente rassicuranti in merito alla presenza di idrogeno