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INQUINAMENTO LUMINOSO: come si produce?

Scopo principale dell'illuminazione esterna notturna è quello di non creare un gran divario, in termini di sicurezza del traffico, tra il giorno e la notte. Purtroppo l'esasperazione di questo concetto ha condotto alla progettazione e realizzazione di impianti di illuminazione per esterni che risultano essere la fonte di un nuovo tipo di inquinamento: quello luminoso.

In un impianto di illuminazione si considerano "sorgenti di luce" sia quelle che illuminano in modo corretto le aree a cui sono assegnate, sia quelle disperdono luce andando ad illuminare direttamente il cielo. Entrambe si dicono "punti luce". Solitamente ogni punto luce è formato da un'armatura e da una lampada. Scopo principale di un'armatura è quello di convogliare la luce solo nell'area e nelle direzioni a cui è assegnata. E' proprio per l'errata progettazione di questi dispositivi che si crea inquinamento luminoso.

I sistemi di illuminazione che maggiormente disperdono luce sono molteplici. Tra questi uno dei peggiori è sicuramente rappresentato dai famigerati "lampioni a palla". Questi globi, purtroppo ancora largamente usati, hanno caratteristiche completamente opposte a quelle che dovrebbero avere per una corretta illuminazione: la lampada è montata all'interno di una coppa di vetro sorretta da un palo. Proprio per queste caratteristiche fanno poca luce al suolo (dove serve), e irradiano invece quasi tutta la loro energia verso l'alto lasciando buie le aree che invece necessitano di luce. Lampade come queste sono state montate solo perchè risultano "belle di giorno, quando sono spente"! Ma in nome della bellezza si spreca un sacco di luce a spese dei contribuenti.

Altra classe di sistemi di illuminazione che producono forte inquinamento luminoso sono le "lanterne" non schermate sorrette da un palo che irradiano attraverso le finestre laterali. Queste caratteristiche le rendono estremamente inquinanti e abbaglianti con una conseguente dispersione del flusso luminoso sopra l'orizzonte fino al 35%-40%.

Per l'illuminazione di grandi superfici come ad esempio, palazzi, monumenti storici, impianti sportivi, ma anche negozi, si usano spesso i proiettori. La dispersione della luce verso l'alto di questi apparecchi è prodotta per varie motivazioni:

  • si usano ottiche con rifrattori prismatici la cui coppa fa disperdere verso l'alto;

  • la dispersione aumenta in modo considerevole se l'ottica viene montata in modo errato, cioè con un'angolazione aumentata rispetto al piano stradale: in tal caso non vi è nulla che possa fermare od ostacolare il flusso luminoso che queste ottiche disperdono inevitabilmente verso il cielo.

    Spessissimo queste ottiche vengono volutamente mal posizionate al fine di illuminare monumenti storici... ma più che illuminare ed esaltare la bellezza di questi, producono un fastidio abbagliamento nel guardarli.

    Un altro contributo fortemente negativo, nella dispersione del flusso luminoso verso l'alto, proviene dal modo di "illuminare" le discoteche. L'esempio sotto riportato è tratto dal "catalogo degli orrori" di Cielo Buio. Tale foto non merita nessun commento se non per il fatto che il nome usato per intitolare la discoteca è "Via Lattea". Oltre la burla anche la beffa!

  • Dove porta tutto questo? La risposta è purtroppo semplice: stiamo assistendo alla progressiva perdita del grandioso patrimonio naturale che è il cielo stellato. Ma la cosa che preoccupa di più è che tutto sta avvenendo con un ritmo preoccupante e conduce ad un dato impressionante: l'inquinamento luminoso raddoppia ogni 10 anni!

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