ARCHIVIO ASTRONEWS: luglio 2015

 

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Venerdì 31 luglio 2015:
La "Luna Blu"
 

Dopo lo spettacolare “abbraccio” tra Giove e Venere, l’ultimo giorno di luglio ci regalerà la “Luna Blu” o “Blue Moon” in una sera di plenilunio. La Luna piena, che da sempre ha affascinato poeti, scrittori e osservatori, ha ricevuto dai nativi Americani nomi diversi a seconda del mese poi ripresi dai coloni europei. Si tratta di un fenomeno legato esclusivamente al calendario e non alla fisica: il ciclo lunare dura 29,5 giorni, e quindi a volte può capitare che se si ha la Luna piena l'1 o il 2 del mese, se ne abbia un'altra alla fine, in poche parole nessun “cambio cromatico” del nostro satellite, ma è semplicemente la seconda Luna piena nello stesso mese, nella tradizione denominata appunto Luna blu.

E’ un evento comunque non molto frequente, che si verifica in media ogni due anni e mezzo; l'ultima c'è stata nel mese di agosto del 2012 e per la prossima bisognerà attendere il mese di gennaio del 2018. Per la tradizione non è l’unica Luna “colorata”: la Luna rosa, ad esempio, era il modo in cui si chiamava il plenilunio di aprile, perchè tra i primi a sbocciare ci sono dei fiori rosa selvatici, mentre la Strawberry Moon o Luna delle fragole, è la Luna piena di giugno perchè in quel periodo si ha la stagione di raccolta delle fragole.

Come sempre completerà il tutto il percorso storico nel Museo del Cosmonauta e lo spettacolo coinvolgente nel Planetario digitale 3D.

Inizio alle ore 20:30.

Info e prenotazioni obbligatorie al 328/8356836.

 


 

24 luglio 2015:
Il telescopio spaziale "Keplero" scopre un pianeta "simile" alla Terra.

La notizia ufficiale dalla NASA.

 
Scoperto un pianeta simile alla terra: "è il pianeta 'gemello' piu' vicino alla terra, una sorta di cugino piu' anziano, osservato dal telescopio Keplero". A fare lo storico annuncio John Grunsfeld della Nasa, in un briefing in corso con altri esperti.

La possibile 'nuova Terra' e' stata chiamata "Kepler 452B". "Gli anni su Kepler 452B sono della stessa lunghezza che qui sulla Terra - ha spiegato Jon Jenkins, capo analista dei dati provenienti dal telescopio della Nasa - ed ha trascorso miliardi di anni intorno la zona 'abitabile' della sua stella. Il che significa che potrebbe aver ospitato vita sulla sua superficie ad un certo punto, o potrebbe ospitarla ora" "Kepler 452B - hanno spiegato ancora gli esperti - ha un'eta' di 6 miliardi di anni e riceve il 10% in piu' di energia dalla sua stella rispetto alla Terra".

La sua dimensione e' compatibile con quella della Terra - ossia una volta e mezza il nostro globo - ed il suo sistema solare anche.

 


 

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14 luglio 2015:
"New Horizons" ha raggiunto Plutone, la foto della missione "storica"!

Missione compiuta ai confini del Sistema Solare.

 
Missione compiuta
La sonda New Horizons della Nasa ha raggiunto Plutone, ai confini del Sistema Solare, passando a 12.500 chilometri dalla superficie del pianeta nano. L'evento storico nell'esplorazione spaziale è stato salutato da un lungo applauso nel centro di controllo della Nasa

Primo segnale atteso il 15 luglio
Dopo il passaggio la sonda New Horizons è entrata in silenzio radio, 'concentrata' a catturare dati, e soltanto in serata invierà il segnale per dire che è andato tutto bene. Il segnale impiegherà 4,5 ore per percorrere i circa 5 miliardi di chilometri che separano Plutone dalla Terra ed è atteso quando in Italia saranno le prime ore del 15 luglio.

Il 'cuore brillante' di Plutone
La sonda ha sorvolato il pianeta nano in corrispondenza della misteriosa macchia brillante a forma di cuore che aveva già fotografato e della quale dovrà indagare la natura. Proprio nelle ultime ore, a causa della rotazione del pianeta, la macchia si è rivolta completamente verso la sonda.

Un'impresa storica
L'avvicinamento di New Horizons a Plutone è un'impresa storica per l'esplorazione spaziale, che arriva a 50 anni dalla prima foto ravvicinata di Marte scattata dalla sonda Mariner 4 il 15 luglio del 1965. Con la visita al pianeta nano si completa così l'esplorazione dei pianeti del Sistema Solare.
 

L'entusiasmo del team della missione

 


 

8 luglio 2015:
La sonda NASA "New Horizons", in arrivo su Plutone, invia la prima foto.

Ha ricominciato a funzionare dopo un breve black-out.

 

La sonda americana New Horizons, diretta verso Plutone ai confini del Sistema Solare, ricomincia a funzionare a pieno ritmo e nel frattempo arrivano le ultime immagini inviate prima di registrare l'anomalia che per un'ora e 21 minuti ha fatto perdere i contatti con il centro di controllo.

La "tabella di marcia", assicura la NASA, proseguirà come previsto e la sonda dovrebbe raggiungere il pianeta nano il 14 luglio. Gli ingegneri sono molto soddisfatti di come New Horizons ha risposto all'anomalia causata da un 'conflitto' che si è generato nel computer generale fra i comandi ricevuti e le attività che stava svolgendo in quel momento.
Durante il recupero durato 3 giorni sono andate perse 30 osservazioni, ossia meno dell'uno per cento delle osservazioni pianificate fra il 4 e il 16 luglio. La Nasa assicura che non sono andate perdute osservazioni critiche e non c'è il rischio che questo tipo di anomalia possa accadere di nuovo prima dell'avvicinamento, perché non sono previste operazioni simili fino all'incontro con Plutone.

New Horizons è una sonda spaziale sviluppata dalla NASA per l'esplorazione di Plutone e del suo satellite Caronte ma la missione prevede che la sonda continui poi il viaggio nella fascia di Kuiper per inviare dati alla Terra sulla fascia. Il lancio è avvenuto il 19 gennaio 2006 dalla base di Cape Canaveral. La sonda contiene una parte delle ceneri di Clyde Tombaugh, l'astronomo che nel 1930 scoprì Plutone.

 


 

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