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INQUINAMENTO LUMINOSO: come si combatte?

 La risposta può sembrare tanto ovvia quanto oziosa: non disperdendo luce al di fuori dell'area in cui è destinata ad essere usata e specialmente al di sopra della linea dell'orizzonte.

Eppure le cose non sono così semplici, anzi sono diventate, nel tempo, tanto complicate che non bastano più interi trattati, conferenze, dibattiti, leggi, a far capire, soprattutto agli amministratori, che il problema della dispersione della luce verso l'alto, non è solo un qualcosa che riguarda gli astronomi e gli astrofili, ma è anche il modo di spendere male e inutilmente i soldi dei contribuenti.

Eppure, e la cosa fa rabbia, basterebbero pochi e semplici accorgimenti per eliminare, se non tutto, ma almeno buona parte del problema che specialmente nel corso di questo secolo è divenuto un problema ambientale mondiale oltre che un problema di importanza capitale sia per l'Astronomia ma anche per tutta la Cultura sia scientifica che umanistica.

La risoluzione del problema deve necessariamente passare attraverso l'analisi dei criteri di valutazione degli impianti di illuminazione esterna, affinché questi risultino efficienti e non inquinanti. Una prima valutazione deve considerare le LAMPADE.

In commercio ne esistono di vari tipi:

  AI VAPORI DI MERCURIO

  AD INCANDESCENZA

  A FLUORESCENZA

  ALOGENE

  AGLI ALOGENURI METALLICI

  AI VAPOR DI SODIO AD ALTA E BASSA PRESSIONE

In questa sede credo inutile parlare del loro funzionamento anche perché esso è abbondantemente e con dovizia di particolari spiegato in ottimi testi specializzati; penso, piuttosto utile comprendere come ogni lampada abbia una propria efficienza luminosa, cioè una determinata quantità di luce per ogni potenza assorbita. E' facile comprendere che sostituendo una lampada poco efficiente con una più efficiente a parità di potenza assorbita, essa produrrà più luce. Quindi se la luce prodotta da una lampada poco efficiente era adeguata, si potrà ottenere la stella luce con una lampada più efficiente però con una potenza inferiore, quindi con un risparmio energetico. Quanto detto viene meglio chiarito leggendo la seguente tabella:

 Tipo di Illuminazione 

Watt
 (potenza) 

Lux
 (Luce Emessa) 

 Lumen/Watt 
(Efficienza) 

Incandescenza

75

2,2

8 - 25

Vapori di mercurio

70

1,2 - 3

13 - 48

Alogenuri

60

1,4 - 4

33 - 77

Sodio alta pressione

35

7,8

45 - 110

Sodio bassa pressione

25

8,9

80 - 180

Come si può osservare le lampade a vapor di sodio, specie quelle a bassa pressione, presentano notevoli prestazioni, superiori in termini di efficienza (lumen/watt), rispetto a quelle di maggiore potenza (watt) ma con minore efficienza. Ciò si traduce sicuramente in un risparmio sia energetico ma anche economico come si osserva dalle seguente tabella:

Lampada a vapor di mercurio da 210 watt (valore abituale) Accese 4100 ore/anno 4100 / 365 = 11.23 ore/notte) 210 watt * 4100 ore = 860 KWatt/ora (kW/ora)
Circa 85 euro/anno per ogni Lampada!!!

Lampada LPS (sodio a bassa pressione) da 25 watt (valore abituale) Accese 4100 ore/anno (4100 / 365 = 11.23 ore/notte) 25 watt * 4100 ore = 102.5 KWatt/ora (kW/ora)
Circa 10 euro/anno per ogni Lampada!!!

Naturalmente il problema dell'inquinamento luminoso non si esaurisce con l'utilizzo di lampade ad alta efficienza, ma bisogna prendere in considerazione l'armatura e il corpo illuminante. Per evitare la dispersione di luce verso l'alto è imperativo utilizzare corpi luminosi totalmente schermati i così detti "full cut-off" i quali sono montati, come si vede, sono posizionati parallelamente a suolo e la lampada completamente incassata nel suo interno. Questo è il concetto fondamentale di ogni argomentazione circa l'inquinamento luminoso. Infatti non ha senso scegliere lampade di grande efficienza per poi usarle in gusci di protezione sistemati male, tanto da disperdere l'energia tutta o quasi al di sopra della linea di orizzonte.

Altri sistemi molto inquinanti si usano soprattutto per il cosiddetto arredo urbano e sono:

  LE SFERE

  LE LANTERNE

Le sfere non schermate sono tra le lampade, purtroppo, più utilizzate nell'arredo urbano.

Queste lampade sono molto usate perché in prima approssimazione sembrano costare di meno di tutte le atre; però ciò viene immediatamente vanificato dalla poca efficienza luminosa e dall'altissimo spreco di energia verso l'alto come si vede chiaramente analizzando la loro curva fotometrica qui a lato. Come si osserva la maggior parte della luce viene dispersa al di sopra dei 90°, moltissima tra i 60° e i 90° e pochissima raggiunge il suolo dove serve. Basterebbe, per ridurre al minimo il problema, semplicemente sostituire le sfere con corpi luminosi più efficienti come i seguenti.

Anche per le lanterne il discorso è simile; esse sono molto utilizzate nell'arredo dei centri storici. Purtroppo esse nella maggior parte dei casi sono utilizzate con la lampada a vista producendo fastidiosi abbagliamenti quanto inutili sprechi di energia. Incassando la lampada all'interno della lanterna si ottengono risultati molto diversi migliorando di gran lunga la dispersione di luce verso l'alto, come si può osservare nella figura a lato.

ILLUMINAZIONE DI MOMUMENTI

Anche qui, nel tentativo di valorizzare monumenti, che peraltro sono belli anche senza essere illuminati, si ottiene l'effetto opposto di deturpazione degli stessi. Comunque se proprio devono essere illuminati, si possono utilizzare accorgimenti, senza ricorrere a illuminazioni assurde. Si deve, in ogni caso, ricorrere a illuminazione dall'alto verso il basso usando solo proiettori asimmetrici. Se proprio necessario, ma nella maggior parte dei casi non lo è, illuminare dal basso verso l'alto bisognerebbe avere l'accortezza nel costruire gli impianti in modo tale che il fascio di luce sia contenuto esclusivamente all'interno della facciata da illuminare. Per fare questo è ancora utile il proiettore asimmetrico montato in modo tale da non superare mai la linea verticale. In tutti i casi sarebbe utile prevedere riduttori di flusso o ancor meglio spegne l'illuminazione dei monumenti dopo la mezzanotte, anche perché dopo quest'ora tenere accesa l'illuminazione per pochi nottambuli, sembra un spreco inutile di energia.

CAMPI SPORTIVI

Anche per l'illuminazione di campi sportivi bisognerebbe porre la massima cura nell'allestimento dell'impianto, poiché la necessità di usare lampade a largo spettro (ioduri metallici ecc) rende altamente inquinante la luce dispersa. Bisognerebbe anche prevedere diversi livelli di illuminazione (allenamento, partita, registrazione televisiva normale od ad alta risoluzione). In tutti i casi bisognerebbe preferire i soliti proiettori asimmetrici montati parallelamente al suolo.

A conclusione di questa breve e non esauriente disamina dei vari modi da utilizzare per non disperdere energia, va comunque detto, che affinché ciò si possa attuare, bisognerebbe che tutti, soprattutto gli amministratori, prendano coscienza dell'esistenza del problema. Che si capisca che il problema dell'inquinamento luminoso non è per "favorire" un gruppo di astronomi e astrofili, ma è, ormai, un problema culturale, sociale, ecologico, energetico di portata mondiale.

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