Può sembrare una delle tantissime news apocalittiche che girano sul web, o una visionaria previsione di una imminente "fine del mondo"... niente di tutto questo!

Da uno studio approfondito dal Politecnico di Milano, a quanto pare esiste una vera e propria "tabella di marcia" con cui gli asteroidi arrivano a colpire la Terra: la frequenza di impatto varia da pochi anni fino a secoli, a seconda delle loro dimensioni.

Stando alla storia del nostro Pianeta, esiste il rischio concreto che un asteroide colpisca la Terra (non nell'immediato, ovviamente!): ci sono tantissimi asteroidi e comete che orbitano intorno al Sole e, di questi, circa 18.000 sono Near Earth Objects (NEO), ovvero oggetti la cui orbita può raggiungere una distanza dall'orbita terrestre inferiore a 0,3 volte la distanza Terra-Sole. Tra questi, però, solo poche centinaia sono considerati potenzialmente pericolosi.

La frequenza con cui impattano sulla Terra dipende dalle loro dimensioni: gli oggetti grandi pochi metri possono colpirci a intervalli di pochi anni, come nel caso della meteorite di Chelyabinsk el 1 febbraio 2015. Altri più grandi, con dimensioni di 50-100 metri, colpiscono all'incirca ogni cento anni, come nel caso di Tunguska agli inizi del '900 o del grande asteroide che si teorizza abbia impattato la Terra 60 milioni di anni fa causando l'estinzione dei dinosauri.

Insomma, eventi sicuramente rarissimi... ma non impossibili!

Giuseppe De Filippi